Si chiama MOBI — the Mobility Open Blockchain Initiative, ed è stata lanciata recentemente grazie a ben 30 membri fondatori che includono anche Bosch, Berkeley, FETCH.ai, Hyperledger, IBM e Iota. Il gruppo ha come obiettivo di rendere il trasporto più sicuro e più accessibile utilizzando la tecnologia blockchain. BMW, General Motors, Ford e Renault: sono quattro i grandi nomi automobilistici che contribuiranno al gruppo che esplorerà le potenzialità della blockchain nel mondo automobilistico ed in quello della mobilità.
La blockchain ha tutto il potenziale per poter influenzare diversi tipi di industria. Il cosiddetto “ledger” e gli “smart contracts”, in particolare, potrebbero ridefinire il modo in cui le organizzazioni ed i prodotti utilizzano i dati. Da questo punto di vista, MOBI ha un focus particolare sui vari tipi di pagamenti, il monitoraggio dei dati e dei prezzi, piuttosto che argomenti più futuristici come i veicoli autonomi e i sistemi di car sharing.
Non è la prima volta che le case automobilistiche si interessano della blockchain. Toyota sta ha già iniziato le proprie ricerche, Renault ha aderito al Consorzio di ricerca R3, e Daimler è parte del progetto Hyperledger dalla Fondazione Linux. Con MOBI, comunque, il gruppo si concentra interamente sullo spazio automobilistico oppure nei casi di utilizzo automobilistico all’interno di un altro tipo di industria.