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A Milano torna Area B e il comune incassa 783.188 euro in tre mesi

In soli tre mesi con l'Area B il comune di Milano ha incassato 783.188 euro in multe, favorendo in questo modo la scelta del lavoro da casa per i pendolari che arrivano fuori città.

L’Area B a Milano è un mezzo di tutela ambientale o un generatore di incassi? Perché a leggere i dati relativi alle multe inflitte a chi tenta di entrare in città, sembra proprio che la seconda ipotesi sia decisamente verosimile.

Se ovviamente nel 2020 e nel 2021 ha pesato l’emergenza Covid, con la sospensione dell’Area B da marzo 2020 a giugno 2021, ecco cosa ci dicono i numeri delle multe, come messo in evidenza dal Corriere. Nel 2019 sono state emesse 6.249 multe per 518.667 euro, nel 2020 si arriva a 5.072 per 420.976 euro, nel 2021 sono state 25.726 per ben 2.135.258 euro e nel solo primo trimestre 2022 sono state 9.436 pari a 783.188 euro.

Blocco traffico Milano 2 febbraio

Non è allora un caso l’assessore alla Polizia locale e alla Sicurezza Marco Granelli dichiari che “è un bene che siano state messe tutte le telecamere in concomitanza con la fine dell’emergenza“.

Se il trend rimanesse costante il comune potrebbe arrivare ad incassare più di 3 milioni di euro all’anno, ma forse anche di più. “Ci si aspetta che Milano torni a flussi di traffico consueti che vanno governati“, conferma Granelli.

Fortunatamente i tempi sono cambiati, ed il ricorso al lavoro da casa permette, soprattutto a chi non può permetterselo, di non dover cambiare l’auto per andare a lavorare.

Anche perché, è bene ricordarlo, una buona fetta dell’economia di Milano si basa sullo sfruttamento del pendolarismo, e le mosse del Comune non fanno altro che confermare l’idea che in città si vada “solo se costretti”.

 

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