Qualcosa sta succedendo nella UE, dove le certezze granitiche sull’elettrico stanno vacillando grazie all’opposizione del fronte del no. Sono infatti sette i Paesi, tra i quali Germania ed Italia, che vedono i pericoli di un passaggio così brusco alle auto elettriche, sotto forma di perdita di posti di lavoro e dominio tecnologico della Cina.
Tuttavia, queste questioni non sembrano preoccupare minimamente la Presidente del Parlamento europeo, Roberta Metsola, forse anche perchè a Malta non c’è alcuna industria automobilistica da proteggere. Anzi, l’azione della “Santa Allenza” crea un certo fastidio. Recentemente infatti, la Metsola ha espresso la propria preoccupazione riguardo al rinvio della votazione del Consiglio Ue sulla normativa che prevede lo stop alle vendite delle auto a motore a combustione dal 2035.
Secondo fonti interne alla presidenza dell’Eurocamera, Metsola mette in guardia i leader degli Stati membri sull’importanza di non compromettere l’affidabilità del processo legislativo. La Presidente ha sottolineato che le mosse che potrebbero minare la credibilità del processo legislativo rischiano di erodere la fiducia tra i co-legislatori.
Evidentemente, il rinvio della votazione ha sollevato preoccupazioni riguardo alla volontà degli Stati membri di perseguire politiche che non possono essere prese alla leggera. Eppure qualcosa è successo, se anche la Metsola è dovuta scendere in campo a difendere il fronte dell’elettrico. Vuoi vedere che si è davvero aperto uno spiraglio?
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