Presentata nel 2023, la Mercedes Vision One-Eleven è forse una delle concept car più belle degli ultimi anni.
Ispirata al passato di Mercedes, e in particolare al prototipo C111 degli anni Settanta, ne riprende la silhouette, ma anticipa le tecnologie future del marchio tedesco.
Le caratteristiche della Mercedes Vision One-Eleven
rogettata e costruita presso l’International Design Center di Mercedes a Carlsbad, in California, la Vision One-Eleven rende omaggio all’esperimento del C111, prodotto in soli 15 esemplari negli anni ’70. Mentre la C111 originale si distingueva per i suoi potenti motori, inclusi un rotativo a quattro rotori, un cinque cilindri diesel e un V8 turbo, la Vision One-Eleven è più che altro un esercizio di stile. L’assenza di un motore potente lascia forse un po’ di amaro in bocca, ma la coesione estetica della concept car è innegabile.
La sua parentela con il C111 è immediatamente riconoscibile, a partire dalle portiere ad ala di gabbiano, che ricordano anche la leggendaria 300SL del 1954. L’anteriore ovale con le tre prese d’aria ai lati è un chiaro richiamo al design della C111, così come i doppi fanali posteriori circolari sul pannello posteriore “pixelato”. Anche le doppie prese d’aria sul cofano, dipinte di nero, evocano il prototipo degli anni ’70, sebbene ora portino direttamente a un tetto a cupola.
A differenza della linea a cuneo del C111, la Vision One-Eleven adotta il linguaggio di design “one-bow” tipica della serie EQ, con una linea morbida e cab-forward che contribuisce al suo profilo aerodinamico. Il corpo fusiforme sembra poggiare su un kit aerodinamico che include splitter anteriori, laterali e un aggressivo diffusore posteriore, reinterpretando la colorazione arancio-nero del C111 in chiave più funzionale. Alta solo 1.170 millimetri, la Vision One-Eleven è appena 50 mm più alta del suo predecessore, un risultato impressionante per un veicolo elettrico.
Il segreto sta nei motori elettrici assiali-flusso, sviluppati dalla controllata YASA di Mercedes. Diversi dai tradizionali motori radiali, questi motori sono il 66% più densi in termini di potenza, permettendo ai progettisti di ridurre l’altezza complessiva dell’auto. Nella Vision One-Eleven, i passaruota pronunciati suggeriscono che i motori assiali-flusso siano posizionati vicino alle ruote, forse con quattro motori indipendenti per un totale di 1.000 kilowatt (o 1.341 CV). Tuttavia, tutto questo rimane teorico, poiché la Vision One-Eleven è più una visione di design che un banco prova per il sistema propulsivo.
L’assetto ribassato, reso possibile dai motori compatti, si riflette anche nell’abitacolo. Qui, i colori argento, arancio e bianco ricreano un’atmosfera da “gelato Dreamsicle” degli anni ’70. I sedili bassi, in stile monoposto, sollevano i piedi dei passeggeri rispetto al busto, come in un’auto da corsa di Formula 1. La sensazione di spaziosità è garantita dal vetro a tutta lunghezza del tetto, un cruscotto ridotto che si apre verso la base del parabrezza e vetri laterali a schermo esagonale. Inoltre, teoricamente, l’interno della Vision One-Eleven sarà dotato di realtà aumentata, con pulsanti virtuali per infotainment e navigazione che fluttuano sopra superfici vuote.