Finalmente dopo tanti anni, una casa automobilistica, ovvero Mercedes, ha deciso di dire addio a quella terribile, pessima, orribile, tremenda, agghiacciante, raccapricciante, idea di piazzare un finto tablet sulla plancia delle automobili.
L’abbiamo detto e scritto innumerevoli volte: è una cosa che, se non si è capito, non ci piace. Rovina l’estetica perchè sembra un corpo estraneo che è stato letteralmente incastrato a forza, rovina il senso di qualità della vettura visto che spesso l’involucro è in plasticaccia, è scomodo da usare perchè non a portata di mano.
A dire la verità c’erano stati esperimenti in passato, come ad esempio il display dell’Alfa Giulia che però oggi sembra decisamente piccolo. E così, dopo l’annuncio dell’accordo tra Mercedes e Google, vediamo un altro passo avanti di Mercedes.
Sulla Nuova Classe E, ci sarà il “Superscreen”, con tre schermi perfettamente integrati con il design della plancia. Grazie a questa configurazione, Mercedes dà l’addio a tutti gli interruttori a levetta ed alle manopole tattili presenti nell’attuale Classe E.
Ma non finisce qui, perchè lo schermo visivo del passeggero utilizza una tecnologia chiamata “dual light control” per garantire che il conducente non possa vedere lo schermo con la sua visione periferica.
Se la telecamera del veicolo rileva ancora che gli occhi del conducente cercano di vedere lo schermo, lo oscura ulteriormente per assicurarsi che non possano guardare il film o il video che il passeggero si sta godendo. Chissà se funziona al contrario, impedendo al passeggero di vedere a che velocità si sta viaggiando…
Infine, grazie alla nuova illuminazione di atmosfera attiva con visualizzazione del suono, la musica a bordo di Nuova Classe E diventa un’esperienza “trisensoriale”. Brani musicali, così come il sonoro di film e app, si possono ascoltare, sentire attraverso i convertitori di segnali elettrici del Surround Sound System Burmester 4D, ed ora anche “vedere”.
La visualizzazione si avvale della banda luminosa dell’illuminazione di atmosfera attiva (a richiesta), realizzata per la prima volta a bordo di Classe E come fascia continua. Veloci sequenze di cicli, per esempio, possono generare rapidi cambi di luce, mentre ritmi più “fluidi” possono creare giochi di luce più morbidi.
Non male vero? Non resta che sperare che altre case decidano di rottamare definitivamente i “finti tablet”…
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