La Mercedes EQS è l’unica elettrica ad aver percorso 600 km senza sosta nell’ultimo test invernale

Come ogni anno, ADAC, l’equivalente tedesco dell’ACI, ha messo alla prova 25 auto elettriche in un test invernale cercando di valutare le loro prestazioni con temperature prossime allo zero.

In questo testo, tutte e 25 le vetture hanno simulato la tratta Monaco di Baviera-Berlino, per un totale di circa 600 km, ma solo una di loro è riuscita a percorrerli tutti senza fermarsi, dimostrando buoni consumi anche a basse temperature: la Mercedes EQS.

Va detto che il test è stato appunto simulato, ovvero condotto in laboratorio. L’ADAC ha riprodotto tratti collinari, discese e traffico realistico che si può trovare sulla A9 tedesca, con velocità di 130 km/h dove possibile, e una velocità media finale di 111 km/h per una durata complessiva di 5 ore e 15 minuti.

Nio ha la variazione minore, la Taycan ha una ricarica lampo

Secondo il team di test dell’ADAC, la Mercedes-Benz EQS si distingue grazie a un’autonomia testata di 600 km e al consumo energetico più basso tra tutti i modelli in prova. Il merito non è solo della capiente batteria, ma anche di un’aerodinamica estremamente efficiente e di un avanzato sistema di gestione termica che le permette di consumare poco.

Per essere incluse nel test, le auto dovevano avere un’autonomia WLTP dichiarata di almeno 500 km. Tuttavia, la maggior parte dei modelli ha dovuto effettuare almeno una sosta per la ricarica, con alcune vetture che hanno richiesto addirittura tre fermate, dimostrando un’importante variazione e una scarsa gestione delle temperature in inverno.

Oltre alla EQS, che si è dimostrata abbastanza fedele all’autonomia di 817 km dichiarata su ciclo WLTP, ne sono uscite molto bene anche la Nio ET5 (qui la nostra prova), che su 532 km dichiarati è riuscita a percorrerne 421 dimostrando la variazione minore (avrebbe dovuto comunque fermarsi). Anche la Taycan ne è uscita bene, percorrendo 504 km sui 667 promessi e dimostrandosi quella in grado di ricaricare più velocemente, recuperando 370 km in 20 minuti.

Non tutti i cinesi fanno bene. La Xpeng G6 per esempio dichiara 570 km, ma ne ha percorsi 325, così come la BYD Seal, che su uno stesso dichiarato ne ha percorsi appena 294, praticamente la metà. Anche Ford Capri, Volvo EC40 e MG4 hanno dimostrato consumi doppi rispetto al dichiarato (la MG4 ER quasi 30 kWh/100 km). I risultati peggiori però sono stati ottenuti dalla Peugeot e-3008, che ha percorso 263 km su 518 dichiarati, e dalla Toyota bZ4X che ne ha percorsi 233 su 504, meno della metà.

Il test norvegese

Leggermente diverso il test condotto dai norvegesi di NAF, il club automobilistico della Norvegia. In questo caso il test è stato realistico, quindi non simulato in laboratorio, e con temperature inferiori, anche se alcune auto testate erano diverse.

Ad esempio, la Polestar 3, assente nel test di ADAC,  è risultata qui la vettura elettrica con l’autonomia maggiore, percorrendo poco più di 500 km in un percorso per lo più pianeggiante e con velocità fissa tra gli 80 e i 100 km/h (i limiti norvegesi), insieme alla Tesla Model 3 Long Range che si è dimostrata quella più efficiente.

Ciò che accomuna le due prove è il risultato deludente della Peugeot e-3008, che anche in questo caso ha dimostrato un’autonomia reale piuttosto inferiore al dichiarato, con una variazione del 32%.

I due test dimostrano quindi di essere due prove, certamente pensate per essere il più realistiche possibile. Nel quotidiano, ognuno sicuramente riscontrerà dei risultati più o meno diversi, a causa del suo stile di guida e del suo percorso fisso. Ad esempio, nel nostro test di 933 km in differenti contesti e temperature, la Lotus Emeya si è comportata piuttosto bene.

Risultati del test invernale ADAC

Fonte: ADAC