Mercedes C 111 è davvero la Mercedes più strana di sempre, ma resta un punto di riferimento dell’estro creativo di Bruno Sacco e Joseph Gallitzendörfe. Il suo debutto in società avvenne all’International Motor Show di Francoforte 1969, dove seppe entusiasmare il pubblico e gli addetti ai lavori.
C’è da dire che la Mercedes C 111, dotata di motore rotativo, non è mai entrata in produzione, ma si è elevata presto al rango di icona, fornendo degli spunti per le proposte successive della casa di Stoccarda.
La futuristica Mercedes C 111 fu accolta con stupore dal pubblico mondiale. Qualcuno vide in lei una legittima erede della 300 SL “Gullwing” del 1954, forse per l’approccio innovativo e per l’apertura delle porte ad ali di gabbiano.
Alcuni clienti del marchio inviarono degli assegni in bianco per arricchire il proprio garage con questa creatura, ma la Mercedes C 111 non ebbe uno sbocco commerciale, conservando la sua natura di veicolo sperimentale, partorito in dodici esemplari complessivi, nelle due versioni svelate nel 1969 e 1970.
La prima variante della macchina, con scocca in fibra di vetro, era alimentata da un motore Wankel a tre rotori ed iniezione diretta con cilindrata di 1800 cm³ e potenza massima di 280 cavalli.
Nel 1970 giunse uno step evolutivo, con motore a quattro rotori e cilindrata aumentata a 2400 cm³, per una potenza massima di 350 cavalli, che si traduceva in una velocità di punta di 290 km/h.
Il gruppo di lavoro, guidato da Joseph Gallitzendörfer, seppe creare un design distintivo e originale, grazie all’estro visionario di Bruno Sacco, cui va il merito del corpo grafico che fortemente caratterizza questa particolare supercar, il cui primo test completo si svolse all’Hockenheimring il 15 luglio 1969.
La Mercedes C 111 godeva di un’ottima aerodinamica e faceva appello alle doti di materiali esclusivi per l’epoca. Lo sguardo tecnologico verso il futuro è sottolineato dallo stile esterno del modello.
Nel 1976 questa creatura Mercedes ebbe una seconda carriera, coniugandosi a un motore diesel da 230 cavalli. Nell’insolita veste fece suoi 9 record di velocità per auto alimentate a gasolio, uno dei quali fu la punta massima di 322 km/h raggiunta a Nardò nel 1978. Poi giunse un propulsore V8 da 500 cavalli che permise all’auto di toccare i 403,78 km/h .
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