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Il mercato dell’auto a marzo 2025 cresce? Sì, ma i privati acquistano sempre meno

Analizziamo perchè il mercato auto dei privati è in crisi, nonostante i numeri di marzo 2025 in crescita: ecco cosa sta cambiando e cosa è già cambiato rispetto al passato

A volte i numeri raccontano solo una faccia della medaglia: a marzo 2025 il mercato italiano dell’auto ha fatto registrare 172.223 immatricolazioni, in crescita del +6,2% rispetto allo stesso mese del 2024, quando le unità vendute erano state 162.140. Bene, considerato che i mesi precedenti erano stati in continuo calo. Bene ma non benissimo, possiamo dire.

Analizzando infatti le vendite, possiamo infatti dire che a trainare questi risultati sono stati quasi esclusivamente i noleggi a lungo termine di aziende e concessionari, mentre i privati manifestano tuttora incertezza nell’acquistare un’auto nuova. Proviamo qui ad approfondire i motivi.

Mercato auto aprile 2025: i numeri dei privati

acquisto di un'auto nuova
Image: Shutterstock

I numeri del mercato auto dei privati sono stati molto simili a quelli del 2024. Ovvero non brillanti. Avevamo ipotizzato nei mesi scorsi il fattore non trascurabile delle auto sempre più grandi, ma c’è dell’altro. Sulla carta, rimangono le cifre: gli automobilisti italiani, recitano le statistiche di Dataforce, nell’ultimo mese hanno acquistato 81.805 automobili nuove (-0,2% rispetto allo scorso anno).

La quota di mercato del canale più importante per il mondo auto è precipitata però al 47% , meno della metà delle vendite totali. Si può dire, una svolta epocale. O più semplicemente: gli italiani tendono ad acquistare sempre meno vetture nuove.

Perché gli italiani acquistano sempre meno auto nuove?

guidare auto
Image: Jan Baborák @ Unsplash

La risposta alla domanda che ci stiamo ponendo parte dall’analisi del contesto attuale: siamo certamente in un periodo di transizione. Si parla tanto di elettrificazione, di limiti alle emissioni, ma di concreto il cammino è ancora lungo. Ancora pochi privati scelgono le elettriche, perché le infrastrutture scarseggiano e i costi di listino sono elevati.

D’altra parte le motorizzazioni più tradizionali, benzina e diesel, attraggono molto meno rispetto al passato per via delle limitazioni che arriveranno, specie nei contesti urbani. E allora, chi deve cambiare auto è quasi costretto a una scelta, quella di puntare sulle ibride.

Auto Full Hybrid logo auto ibride usate

Che sono sì una motorizzazione in grande crescita di popolarità ma non fanno per tutti. Ad esempio, le full hybrid compatte sono una scelta vantaggiosa per chi si sposta in città, ma lo stesso non si può dire per chi percorre tanti km.

Una questione di costi, e non solo…

Costo assicurazione auto
Image: Shutterstock

I dati di mercato degli ultimi mesi raccontano una verità: molto spesso i privati che non sono costretti da cause di forza maggiore a cambiare auto tendono a rinviare l’acquisto. Lo fanno per diversi motivi. Primo: le auto sono costose; basti pensare che anche per una segmento A la media dei listini si aggira intorno ai 15.000 euro.

In secondo luogo, come abbiamo già detto, le dimensioni contano: non ci sono più le utilitarie di una volta, come la Panda, la 500 o, andando ancora più indietro nel tempo, la Bianchina. E anche questo aspetto, unito all’esigenza sempre più sentita di tecnologia a bordo, fa alzare i listini.

tecnologia a bordo delle auto
Image: QM AI

In terzo luogo, oggi si parla molto di marchi emergenti, soprattutto quelli provenienti dalla Cina. Ma attualmente per molti acquirenti l’acquisto di brand fino a poco tempo fa sconosciuti al grande pubblico provoca ancora qualche timore. Infine, c’è senza dubbio un approccio diverso al mondo delle quattro ruote: per i giovani che vivono in città l’auto, o almeno quella di proprietà, non è più così indispensabile come lo era in passato. Spendere, in fondo, è una questione di priorità. E la vettura, al giorno d’oggi, inutile nasconderlo, non è più una priorità per tutti.

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