A novembre, il mercato europeo dell’auto ha registrato un calo del 2%, con 1.055.319 veicoli immatricolati nell’area UE, EFTA e Regno Unito. Questa flessione ha ridotto il tasso di crescita annuo, che ora si attesta su un modesto +0,6% nei primi 11 mesi del 2024, pari a 11.876.655 unità.
Fra i principali mercati, solo la Spagna mostra un andamento positivo (+6,9%), mentre Francia, Italia, Regno Unito e Germania segnano risultati negativi. La Francia è la peggiore con un calo del 12,7%, seguita dall’Italia (-10,8%). Anche l’Unione Europea nel suo complesso registra una contrazione dell’1,9%, mentre l’area EFTA perde il 5,2%.
Elettriche in chiaroscuro
L’andamento delle alimentazioni mostra segnali contrastanti. Le auto elettriche a batteria (Bev) crescono dello 0,9%, ma il merito è quasi esclusivamente del mercato britannico, dove le normative Zero Emission Vehicle (ZEV) incentivano le Case a promuovere i veicoli a batteria. Tuttavia, se si considera solo l’UE, le immatricolazioni di Bev calano del 9,5%, con contrazioni rilevanti in Germania (-21,8%), Francia (-24,4%) e Italia (-17,4%).
Le ibride continuano invece a guadagnare terreno (+16,4%), mentre i modelli ibridi plug-in (Phev) perdono l’8,6%. I motori tradizionali restano in forte difficoltà: -12,4% per le auto a benzina e -15,4% per quelle a diesel.
Le prestazioni dei gruppi automobilistici
Tra i costruttori, l’andamento di Stellantis influisce sensibilmente sui dati complessivi: il gruppo registra un calo del 10,8%, con forti perdite per Fiat (-40,2%), Lancia (-77,7%) e Opel (-19,6%), mentre si salva Peugeot, che cresce del 17%.
Al contrario, Volkswagen ottiene un risultato positivo (+2,8%), trainato da marchi come Skoda (+10%), Cupra (+23,5%) e Porsche (+28,3%), che compensano le difficoltà di Audi (-14,7%) e Seat (-6,9%). Bene anche il gruppo Renault (+9,2%), con Dacia in crescita del 4,8% e un aumento più consistente per la Losanga (+13,2%).
Tra gli altri gruppi, Toyota cresce del 12%, Volvo del 16,8% e Mercedes-Benz registra un lieve rialzo (+0,1%). In difficoltà invece Hyundai (-10,5%), BMW (-4,3%), Ford (-15,6%), Tesla (-28,4%) e diverse case giapponesi, tra cui Mazda (-16,6%) e Honda (-19,6%).
Il calo di novembre sottolinea le difficoltà del mercato europeo dell’automotive, colpito da un mix di fattori, tra cui la concorrenza globale, normative stringenti e la transizione verso la mobilità elettrica. Resta da capire come il settore affronterà il 2025, tra spinte verso la sostenibilità e una domanda che fatica a consolidarsi.