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Mercato Auto Europa Giugno 2020 a -24%

Calano anche Germania, Spagna e UK.

Nel 1° mese di pieno ritorno ad una più normale operatività, il mercato dell’auto nell’area EU+EFTA+UK segna in giugno un -24,1%, con flessioni generalizzate che risparmiano unicamente la Francia, sostenuta da un consistente piano di incentivazione.  Secondo i dati diffusi dall’ACEA, l’Associazione dei costruttori europei, le vetture immatricolate in giugno sono 1.131.843, che rappresentano 360.000 unità in meno delle 1.491.465 immatricolate nello stesso mese 2019.

Il 1° semestre archivia una perdita di oltre 3,3 milioni di vetture, in calo del 39,5% (5.101.669 unità contro 8.427.639). Giugno chiude in territorio negativo per tutti i Paesi, ad eccezione della Francia che segna un +1,2% nel mese, con cali consistenti in Germania (-32,3%), Regno Unito (-34,9%) e Spagna (-36,7%), e un bilancio leggermente meno pesante per l’Italia, in calo del 23,1%. Tutti i Major Markets, comunque, consuntivano un semestre in profondo rosso, come riporta anche UNRAE.

Il comparto automotive rappresenta un asset fondamentale per l’economia europea, in termini occupazionali, di contributo al Pil e di gettito fiscale. A causa di una delle più gravi crisi economiche che l’industria dell’auto abbia mai fronteggiato, l’ACEA ha rivisto al ribasso le sue stime per il 2020, a 9,6 milioni di immatricolazioni in Europa, con un crollo del 25% e una perdita di oltre 3 milioni di vetture rispetto al 2019. Il livello più basso dal 2013.

Tale scenario può essere mitigato solo attraverso piani immediati e concreti di sostegno al settore nei vari Paesi. Il rilancio del mercato necessita di misure strutturali a 360°, che incidano sulla domanda, sull’offerta e sulle infrastrutture. In Francia un importante programma da 8 miliardi di euro lanciato a giugno ha già dato concreti frutti, vista l’inversione di tendenza nel mese. Anche la Germania ha appena introdotto un piano di sostegno da 4,5 miliardi di euro, mentre la Spagna ha annunciato un piano molto estensivo da 3,75 miliardi, che dovrebbe essere avviato quanto prima.

Nella Francia che impiega oltre 1,2 milioni di persone nel settore, a giugno si inverte la rotta e si archivia un risultato in moderata crescita. Grazie al piano di sostegno voluto dal Presidente francese, le vendite di autovetture nuove sono state 233.814, l’1,2% in più rispetto alle 230.964 dello stesso mese dello scorso anno. A testimonianza che per la ripresa la strada da percorrere è ancora lunga, il cumulato del I semestre che permane in territorio negativo, con un calo del 38,6%, a 715.798 immatricolazioni contro 1.166.442 dello stesso periodo dello scorso anno.

In calo il mercato delle autovetture nuove in Germania: 220.272 unità che significano una perdita di un terzo dei volumi (-32,3%) rispetto a giugno 2019. Le persone fisiche calano più del mercato, con una flessione del 38,2% e una rappresentatività del 32,7% sul mercato totale. Calano anche le persone giuridiche con un decremento del 29,0%. Nel I semestre le vendite totali sono state 1.210.622, il 34,5% in meno del I semestre 2019.

Nonostante giugno rappresenti generalmente un mese molto forte per le vendite vista la vicinanza con l’estate e il periodo di vacanze, quest’anno le immatricolazioni di autovetture nuove in Spagna hanno registrato una caduta del 36,7%, archiviando 82.651 unità, a fronte delle 130.513 di giugno 2019. Nel primo semestre sono state dimezzate (-50,9%) le immatricolazioni con 339.853 unità contro le 692.443 dello scorso anno. Secondo le Associazioni locali, è determinante che il piano di sostegno al rinnovo del parco venga avviato quanto prima per poter tentare di recuperare i volumi di vendita. A causa della chiusura delle
frontiere, le restrizioni al movimento e il crollo del turismo, il canale che ha subito l’impatto maggiore è stato quello del noleggio che, con 9.843 auto, cede il 76% dei volumi. Dall’altro lato, i privati perdono l’11,3% con 44.694 veicoli e le società calano del 28,2% con 28.114 unità immatricolate. Ovviamente, come nel resto dei mercati, anche in Spagna, l’incertezza
sull’evoluzione della situazione dei prossimi mesi complica il quadro generale.

Dopo quasi 2 mesi di lockdown, con un concessionario su 5 ancora chiuso in Inghilterra e con le concessionarie in Galles e Scozia che hanno potuto riaprire rispettivamente il 22 e il 29 giugno, il mercato dell’auto nel Regno Unito tenta ma non accenna a riprendersi: nel mese di giugno sono state 145.377 le immatricolazioni di auto nuove, -34,9% rispetto alle 223.421 di giugno 2019. Tutto questo ha reso difficile comprendere quale sia il reale livello della domanda. Il primo semestre, quindi, si chiude con 653.502 immatricolazioni di auto, quasi dimezzate (-48,5%) rispetto a quanto venduto lo scorso anno, 1.269.245 unità. Per ritrovare tali risultati è necessario tornare al I semestre del 1971.

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