Mega richiamo da parte di Porsche per circa 193.000 unità in totale, per quattro modelli rilasciati tra il 2003 e il 2020. Cosa è successo? Il problema è individuato in una parte mancante dei fari che non ne impedisce il funzionamento, ma ne facilita il disallineamento, causando problemi di visibilità per i conducenti e gli altri automobilisti.
I fari di 17 modelli di Cayenne, Cayman S, Panamera e Macan avrebbero dovuto essere dotati di un “tappo a vite per la regolazione orizzontale”, progettato per impedire di modificare l’allineamento degli anabbaglianti al di là dell’intervallo accettabile e legale. Le auto richiamate non hanno questo tappo, rendendo possibile per un proprietario o un meccanico riposizionare gli anabbaglianti troppo a sinistra o a destra, non illuminare correttamente la strada davanti a sé e, probabilmente, accecare i conducenti in arrivo.
Naturalmente, Porsche aggiungerà questi tappi gratuitamente, e ci mancherebbe che fosse il contrario. Ciò che rende questo richiamo particolarmente interessante è che riguarda un’ampia gamma di veicoli costruiti nel corso di diverse generazioni, ma soprattutto non tutti. Ad esempio, il primo veicolo con questo problema è la Cayenne del 2003, ma sono incluse anche alcune varianti del SUV fino al 2016. Anche la Cayman S è presente nell’elenco, ma solo quella del 2014 e nessun’altra versione.
Il risultato è un errore di produzione che trascende diverse riprogettazioni del prodotto. Positivo il fatto che finalmente si ponga rimedio al problema, bizzarro invece il fatto che si sia dovuto aspettare così tanto per dotare tutte le vetture dell’infausto tappo.
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