Mazda MX-30 era “solo” il prologo di un’era Mazda che non solo conferma i passi in avanti fatti nell’ultimo decennio in termini di immagine e qualità, ma che con Mazda CX-60 PHEV apre a nuovi scenari che continuano quella che sembra essere, letteralmente, un’ascesa.
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Ascesa in termini di crescita di dimensioni, visto che Mazda CX-60 PHEV è la vettura più grande del marchio; ascesa in termini di posizionamento sul mercato, dato che per la prima volta il costruttore di Hiroshima punta dichiaratamente al trio tedesco e alla svedese, con però prezzi inferiori e un design, come al solito, distintivo. Il grande SUV, insomma, porta definitivamente sul mercato il Kodo Design di terza evoluzione, debutta plug-in hybrid ma promette anche potenti motorizzazioni benzina e diesel.
La nuova vettura è disponibile alla vendita dall’8 Marzo 2022 a partire da 49.950 euro, con l’offerta Premiere Choice valida fino al 31 agosto 2022 e che include i pacchetti Convenience & Sound Pack a cui si sommano i primi tre tagliandi di manutenzione programmata.
Mazda CX-60: dimensioni importanti
Sfiora i 4,80 metri di lunghezza Mazda CX-60, che supera quindi anche la CX-5 e assume il ruolo di “ammiraglia” del marchio. Il Kodo design e la sua capacità di unire sportività ed eleganza è subito riconoscibile, ma qui in una veste ulteriormente evoluta, riprendendo da dove eravamo rimasti con MX-30.
Ciò significa forme più squadrate rispetto al passato, e un nuovo design per i fari che, come sul piccolo SUV coupé elettrico, sono “infossati” nel corpo carrozzeria, a contrasto con la griglia che invece è imponente, verticale, che insieme alle grosse prese d’aria contribuisce a dare un aspetto massiccio alla vettura. Mazda non tradisce, ed ecco perché non mancano le ricercatezze stilistiche: il LED diurno per esempio “esce” dal faro, e si confonde sapientemente nella griglia cromata anteriore.
Di profilo si nota l’aspetto possente e incollato a terra, anche grazie ai paraurti e minigonne ribassati, inaspettati su un modello del genere. Si nota la coda allungata, con un’accenno coupé che dà più significato alla doppia cifra del nome, appunto solitamente riservata ai modello coupé (CX-30, MX-30 ne sono un esempio).
Più morbido dell’anteriore è la zona del retrotreno, che fa convergere tutte le linee dove inizia la linea dei fari orizzontali, per poi ritornare verso l’interno, con un estetica altamente movimentata. I fari, come detto, sono molto larghi e anche in questo caso meno tondi rispetto a prima. Rimane, come da foto, il celebre rosso Mazda, qui arricchito da ulteriori nuove sfumature.
Kaichô
Di Mazda abbiamo sempre apprezzato la cura riservata a tutto ciò che compone l’auto, soprattutto negli interni. Mazda CX-60 PHEV va oltre, e introduce l’idea di Kaichô.
Si tratta di un elemento di rottura, che unisce diversi materiali e diverse estetiche: il legno d’acero con la pelle nappa, uniti a tessuti giapponesi a lavorazione unica, dettagli cromati e il “Musubu“, l’arte della rilegatura che ha ispirato la cucitura del cruscotto. “Hacho” è invece l’estetica che ha ispirato il trattamento del legno d’acero, così ben integrato sui pannelli porta e sull’ampio tunnel centrale, che ospita i vani porta oggetto, la leva del cambio, il rotore per la gestione dell’infotainment.
Infine, i motivi e i filati dei tessuti sono lavorati in tecnica Kakenui, che dà l’effetto ottico di cuciture “appese” con grandi spazi tra i rivestimenti che lasciano intravedere i materiali sottostanti.
Si respira qualità e ricercatezza solo a guardare le foto, ma non manca il lato tecnologico dato prima di tutto dal grande display centrale in rapporto di forma 21:9, abbinato al cluster anch’esso digitale. C’è poi un nuovo sistema di personalizzazione per il conducente, in grado di riconoscere chi occupa il sedile di guida regolando in modo automatico sedile, volante, specchietti, head up display e impostazioni di suono e clima, adattando l’auto al fisico e alle preferenze di chi la sta tenendo.
Piattaforma Mazda
Mazda CX-60 PHEV è la prima ibrida plug-in del marchio in Europa e sorge sulla piattaforma proprietaria SkyActiv Multi-Solution Scalable Architecture, pensata per essere compatibile con la disposizione longitudinale della meccanica del SUV con motore anteriore e trazione posteriore. La piattaforma è stata appositamente progettata e migliorata per garantire un ottimo comportamento su strada.
Il gruppo propulsore unisce un motore Skyactiv-G 2.5 quattro cilindri benzina a iniezione diretta con un motore elettrico piuttosto importante e non così diffuso sulle PHEV: ha potenza di 100 kW e una batteria da 17,8 kWh con tensione di 355 Volt, per una potenza totale di 327 CV e 500 N/m di coppia massima: è in assoluto la Mazda più potente mai prodotta.
Le emissioni però puntano al ribasso: il consumo dichiarato su ciclo WLTP è di 1,5 litri su 100 km, ovviamente tenendo la batteria carica, e le percorrenze in elettrico sono garantite fino a 63 km per una velocità massima di 100 km/h.Ma Mazda CX-60 non sarà solo plug-in hybrid: sono previsti anche due potenti motori mild hybrid, il benzina 3.0 e-SkyActiv X e diesel 3.3 e-SkyActiv-D.
L’auto è prestante e sicura. Una delle peculiarità della piattaforma è la rigidità della scocca che garantisce al conducente di sentire la risposta dell’auto senza ritardi, mentre le sospensioni stabilizzano l’assetto del veicolo in marcia.
C’è poi il Kinematic Posture Control, un sistema esclusivo di Mazda che stabilizza continuamente la vettura. La batteria è inoltre collocata il più in basso possibile, tra gli assali, per mantenere basso il baricentro. Inoltre, tale posizionamento permette il trasferimento di coppia tra le due parti e, quindi, la trazione integrale permanente.
Non mancano gli ADAS. Mazda CX-60 PHEV presenta una serie completa di tecnologie di sicurezza, molte nuove. Tra queste il See-through view, monitoraggio con visione a 360° che amplia il campo di visibilità a basse velocità; il Turn Across Traffic Assist; il rilevamento dei pedoni e il mantenimento della corsia in emergenza.
Allestimenti e prezzi
Come ci ha abituati il marchio, Mazda CX-60 PHEV è disponibile in quattro allestimenti tutti molto completi. Si parte dalla Prime-line a 49.950 euro, per proseguire in:
Esclusive-Line a 51.950 euro;
Homura a 54.350 euro;
Takumi a 55.850 euro.
Verso la nuova Mazda
Mazda CX-60 è quindi il prodotto più importante lanciato dal marchio negli ultimi anni, e si prefigura come un passo fondamentale per il raggiungimento dell’azzeramento delle emissioni entro il 2050.
Ciò significa che l’azienda è al lavoro per ampliare la gamma elettrificata. Mazda MX-30 REV, una riedizione del SUV coupé, combinerà la trazione elettrica permanente con un generatore a motore rotativo in modo da garantire autonomia illimitata. Nel 2023, arriverà un modello ancora più grande della CX-60 con tre file di sedili, ed entro il 2025 saranno cinque i nuovi prodotti elettrificati sorti sulla piattaforma SkyActiv della CX-60.
Il 2025 sarà però anche l’anno di debutto dell’architettura Skyactiv EV Scalable, inedita e pensata per sole auto elettriche di tutte le dimensioni, costruite quindi in modo efficiente.
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