Mazda3: ma che balzo in avanti ha fatto Mazda? Quando qualche anno fa venne annunciato il nuovo corso nell’ambiente circolava un certo scetticismo. Messa da parte la fase “zoomzoom“, Mazda ha iniziato a sfornare modelli azzeccati, uno dopo l’altro. Ne cito qualcuno, in ordine sparso: MX-5, CX-5, CX-3, Mazda6. Una sequenza notevole, alla quale non si è sottratta Mazda3.
>>> Qui il listino completo ed aggiornato di MAZDA 3
Mazda3: me la consigli?
Che dire? La Mazda3 è davvero un’ottima vettura, sotto tutti gli aspetti. Mai come questa volta è davvero difficile trovarle un vero e proprio difetto. Mettiamola così: se ti piace il minimalismo estetico negli interni è la tua automobile. Se preferisci tanta elettronica e tanti gadgets, puoi spostarti su Volkswagen. Stessa cosa per il design: se vuoi qualcosa di nuovo c’è Mazda3, se vuoi andare sul classico c’è sempre Golf. Perchè prendo “di mira” proprio la Golf? Perchè a detta di molti Mazda3 è proprio l’anti Golf, e qui sotto ti spiego perchè.
Mazda 3: com’è
Partiamo dagli esterni in linea con i dettami del Kodo Design. Non c’è rigidità teutonica: le forme morbide, quasi sexy, riportano rotondità che riflettono la luce. E’ apprezzabile il lavoro fatto su luci e ombre della carrozzeria, con la vettura che sembra cambiare attitudine a seconda dell’ora del giorno o della notte. C’è proporzione, c’è novità ma non ci sono stravolgimenti o linee “ad effetto”. Quando si prova ad osservarla, si nota equilibrio ed essenzialità.
Negli interni le linee sono decise, orizzontali, ma che per uno strano effetto riescono ad accogliere il guidatore. Si tratta di una filosofia che in Giappone viene chiamata Jinba Ittai: è quella connessione quasi magica che c’è tra cavallo e cavaliere, che viene tradotta nell’automobile. Tutto è a portata di mano, in maniera intuitiva e chiara allo stesso tempo. Parlo del display multimediale, dei comandi del climatizzatore, della rotella dei comandi nella consolle centrale così come i comandi al volante: non c’è bisogno di un manuale o di qualcuno che spieghi cosa e perchè.
Non ci sono invece mega schermi digitali o display, che richiedono altri comandi che a loro volta richiedono altre accortezze in modo che il guidatore non si distragga. Una ridondanza di elettronica che non può esistere nel Jinba Ittai.
Mazda 3: come va
Il 1.8 Diesel da 116 CV sembra essere stato cucito su misura su questa Mazda 3. Niente di più e soprattutto niente di meno rispetto a ciò che serve. E’ un motore che sa essere docile ma anche pronto nelle riprese. Insieme al cambio automatico fanno la coppia perfetta per alternare il piacere di guida alla comodità. Nelle curve e sui tornanti in collina si nota il lavoro fatto per aumentare la tenuta di strada, che riesce a dare un bel senso di sicurezza.
In autostrada è possibile impostare la velocità di crociera con la distanza di sicurezza tenuta automaticamente rispetto al veicolo che precede. Quando si viaggia c’è sempre una certa silenziosità, merito anche dell’impianto audio Bose. No, non parlo di musica a tutto volume ma di quel sistema che riesce a coprire automaticamente i suoni esterni, con lo stesso principio usato sulle cuffie “noise cancelling”.
Come per il design, anche il motore ha come caratteristica principale l’equilibrio, in questo caso tra vivacità e docilità. Mazda 3 sa tirare fuori gli artigli quando serve, ma riesce a donare una certa rilassatezza quando le condizioni lo richiedono. In città si muove bene nel traffico, con dimensioni adeguate a fornire comfort a bordo senza essere impacciate quando si tratta di cercare parcheggio.
Mazda 3: i prezzi
Il prezzo della Mazda 3 parte da 23.200 euro per la versione 2.0 Skyactiv-G M HYBRID 122cv. Per il 1.8 Skyactiv-D da 116 cv si parte invece da 25.400 euro per l’allestimento Evolve, fino ad arrivare a 30.250 euro per la 1.8 Skyactiv-D Exceed Bose Sound Pack 6AT.
Mazda 3 1.8 Skyactiv-D 116 CV : pro e contro
Ecco alcuni aspetti emersi nel corso della nostra prova, riassunti in estrema sintesi:
[pro-contro]