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Tutti i marchi della cinese Geely: da Volvo ad Aston Martin e Benelli

Operante nelle auto solo dal 2002, Geely in 20 anni ha conquistato l'Europa comprando prestigiosi marchi automobilistici.

Geely continua ad essere il gruppo cinese in più forte espansione in Europa, e non ferma la sua campagna acquisti.

Dopo gli accordi con Renault che hanno portato alla nascita di Horse, per la produzione di motori ibridi; e le crescenti azioni in Aston Martin, ora sembra che sia il turno della rinata Menarinibus. Se fosse confermato, ma c’è qualcuno che parla di fake news, sarebbe il secondo tentativo di riportare in auge la storica azienda di veicoli pesanti italiani, dopo BredaMenarinibus, confluita nel 2015 in Industria Italiana Autobus.

Il dilemma Geely e Menarinibus

Andata in crisi fin da subito, Industria Italiana Autobus è stata rilevata a giugno 2024 da Seri Industrial SpA per il 98%, con l’obiettivo di rilanciare (di nuovo) l’azienda e di riportarla alle origini, con il nome di Menarinibus.

Image: Industria Italiana Autobus

A settembre 2024, alcune fonti affermano che Geely avrebbe comprato il 25% del capitale sociale. Geely metterà a disposizione tecnologie, produzioni e know how, per una somma pari a 80 milioni di euro.

Lo stabilimento di Bologna sarebbe però chiuso, probabilmente per una produzione cinese. Nel capoluogo emiliano rimarranno la progettazione e la manutenzione dinamica. Se confermata, sarebbe la seconda grande acquisizione di Geely di un’azienda italiana, dopo Benelli.

Geely e Renault

Nel 2023 incece Renault e Geely hanno firmato un accordo che ha portato alla nascita di Horse, società operativa dal 2023 che svilupperà e produrrà auto ibride per diversi marchi e partecipata al 50 % da Renault e al 50 % da Geely. Si tratta, di fatto, dello scorporo della divisione per lo sviluppo di motori endotermici e ibridi del gigante francese.

Horse, come detto, sarà operativa, e inizialmente i suoi primi clienti saranno i marchi appartenenti ai due gruppi fondatori: Renault, Dacia, Geely Auto, Volvo, Lynk & Co, Polestar e Proton, ma anche Nissan e Mitsubishi Motors, con una capacità produttiva di oltre cinque milioni di motori e trasmissioni per arrivare a raddoppiare la quota del gruppo sul mercato, dal 40 all’80%.

Dai frigoriferi all’acquisizione di Volvo Cars

La storia di Geely comincia appena 36 anni fa: era il 1986 quando Li Shufu, neolaureato in ingegneria alla Yan Shan University, usando dei soldi presi in prestito dalla sua famiglia fonda a Taizhou un’azienda di frigoriferi chiamandola, appunto, Geely, nome che in cinese mandarino significa “fortunato”.

Una decina di anni dopo, Geely acquista un’azienda fallimentare a gestione statale e fonda Geely Motorcycle, iniziando la produzione di motocicli. Nel 1998 si aggiungono i furgoni, mentre dal 2002 inizia la produzione di automobili. Nel 2004 Geely Auto è quotata alla Borsa di Hong Kong, e nei due anni successivi si presenta al Salone di Francoforte e a quello di Detroit.

Volvo XC60 Restyling

È in questo periodo di successi che inizia la sua lunga e aggressiva campagna di acquisizioni, tuttora in corso, che lo rende un unicum nel panorama cinese in quanto la società cinese sembra in un certo senso più intenzionata a seguire il modello europeo, seppur con alcune differenze.

Appassionato di Volvo fin dall’infanzia, Shufu nel 2008 avvia i contatti con Ford che, colpita dalla crisi americana, aveva iniziato lo scorporo di tutti i suoi marchi, tra cui anche quello svedese. L’accordo viene ufficializzato nel 2010, in quella che è stata la più grande acquisizione d’oltremare per un’azienda automobilistica cinese, e che tra l’altro fa ottenere al marchio di Göteborg il periodo più fortunato della sua storia.

Lynk&Co 01

Sotto Geely, infatti, Volvo Cars, non solo recupera risorse, ma dà vita a nuovi marchi con cui condividere le piattaforme. Il primo è Lynk & Co, nato nel 2016 con ufficiali sia in Cina che a Göteborg, e che vede i suoi primi modelli, il SUV 01 e la berlina 03, condivisi rispettivamente con la Volvo XC40 e la Volvo S60. L’anno successivo è il turno di Polestar, completamente svedese in quanto ex scuderia di Volvo ora indipendente e a vocazione sportiva. C’è poi Zeekr, nato nel 2021 da una concept car Lynk & Co. La stessa Geely ha creato a Göteborg il suo Design Centre, confermando la particolarità unica tra i gruppi cinesi di lasciare in Europa i quartier generali dei marchi che compra, con la produzione in Cina destinata quasi esclusivamente ai nuovi marchi cinesi o ai modelli per il mercato locale.

I taxi londinesi, Volvo Trucks, Benelli, Daimler, Smart e Lotus

Più o meno contemporaneamente all’avvicinamento a Volvo, Geely nel 2007 crea una joint venture con Manganese Bronze, l’azienda britannica che produceva i London Black Cab, ovvero i celebri taxi londinesi. Nel 2013, il colosso d’Oriente acquista Manganese Bronze Holdings, operando prima con il nome di The London Taxi Company (LTI), e dal 2017 con il marchio London Electric Vehicle Company (LEVC), anche in questo caso lasciando la produzione in Inghilterra. Questa acquisizione porterà per la prima volta i Cabs fuori da Londra.

LEVC VN5

Nel 2016 è il turno di Zhejiang Qianjiang Motorcycle, di cui Geely acquisisce la quota di maggioranza. Zhejiang è uno dei principali produttori cinesi di moto, e tra i marchi che controlla c’è anche l’italiana Benelli. Inoltre, è un gruppo particolarmente noto per la produzione di batterie agli ioni di litio.

Benelli 752S MY 2023

Nel 2017 nuove acquisizioni: a maggio compra il 49,9% del capitale di Proton Holdings, casa automobilistica malese; e soprattutto il 51% di Lotus Cars, in precedenza controllata proprio da Proton. Geely acquista anche Terrafugia, start up americana che produce prototipi di auto volanti.

Lotus Eletre

A dicembre dello stesso anno, Geely investe 3,25 miliardi di euro in Volvo Group, ex società madre dell’omonima casa automobilistica prima di Ford e comprendente i marchi Volvo Trucks, Volvo Buses, Volvo Penta, Mack Trucks e Renault Trucks. L’investimento rende Geely l’azionista di maggioranza con l’8,2% del capitale e il 15,6% dei diritti di voto. Nello stesso anno, inoltre, Geely acquista la banca danese Saxo Bank, per i suoi servizi finanziari.

Volvo Camion

Nel 2018 Geely diventa azionista di maggioranza, con il 6,69% delle quote e un investimento di 7,3 miliardi di euro, di Daimler AG, il gruppo tedesco di cui fa parte Mercedes, superando le quote degli altri azionisti che sono il fondo sovrano del Kuwait, BlackRock e l’Alleanza RenaultNissan.

L’anno successivo, Geely compra il 50% delle quote di Smart, creando una joint venture paritetica con Mercedes che lascia al costruttore tedesco il design e parte della progettazione, e alla Cina tutto il resto. Primo frutto concreto della nuova epoca Geely è il SUV Smart #1.

Smart #1

Nel 2022, Geely lancia Radar, marchio cinese di pick up elettrici; e infine acquisisce un’importante quota di Aston Martin.

Tutti i marchi di Geely

Di seguito, tutti i marchi e le aziende che fanno parte di Geely:

 

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