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Luca de Meo per una keicar europea su piattaforma multinazionale

Luca de Meo, CEO di Renault, rilancia l’idea di un’alleanza per produrre citycar elettriche europee e sottolinea la necessità di adattare le regole per affrontare le sfide del mercato automobilistico globale.

Nel corso di una tavola rotonda al Salone di Parigi 2024, il CEO di Renault, Luca de Meo, ha rilanciato l’idea di creare una società europea per la produzione di citycar elettriche, una sorta di “Airbus dell’automobile”. Una alleanza tra costruttori europei, un consorzio o comunque una forma di partecipazione comune per rispondere alle sfide dei produttori asiatici nei prossimi anni.

L’obiettivo è realizzare una piattaforma multinazionale in grado di competere su scala globale, specialmente nel segmento delle auto piccole, che de Meo definisce “l’uovo di Colombo” dell’elettrico. Durante l’incontro, ha citato un precedente progetto di collaborazione tra Toyota e l’ex PSA per la produzione delle Aygo, C1 e 107, suggerendo che una partnership di questo tipo potrebbe funzionare di nuovo.

Il futuro sono le keicar europee, come in Giappone?

Nissan Sakura EV
Image: Nissan

L’analisi di de Meo mette in evidenza l’importanza strategica delle citycar elettriche per il futuro dell’automobile. Ha spiegato che, rispetto ai veicoli più pesanti, ovviamente le citycar richiedono meno energia per essere spostate, specialmente se elettriche.

Questo le rende non solo più efficienti dal punto di vista energetico, ma anche più economiche. Inoltre, de Meo ha sottolineato il potenziale delle citycar e dei veicoli per le consegne dell’ultimo miglio, considerandoli segmenti chiave per la crescita dell’elettrico in Europa.

Luca de Meo ha criticato il fatto che il settore automobilistico abbia abbandonato il segmento delle piccole auto, preferendo modelli più grandi, complessi e costosi. Secondo il CEO di Renault, sarebbe utile introdurre una regolamentazione specifica per le auto più piccole, come avviene in Giappone con le kei car, mantenendo però elevati standard di sicurezza. Un po’ quello che avevamo detto anche noi sulle kei car in Europa, poco tempo fa.

Ha evidenziato la necessità di adattare le normative europee per permettere lo sviluppo di citycar elettriche sicure e accessibili, senza dover necessariamente conformarsi agli stessi parametri imposti alle auto di grandi dimensioni.

L’alleanza con Nissan e la partnership con Geely

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Image: Geely Renault

Sul fronte delle collaborazioni, de Meo ha parlato del nuovo assetto dell’alleanza con Nissan, definendolo un “matrimonio moderno” in cui le due aziende mantengono una certa indipendenza ma collaborano quando ha senso farlo. Ha citato l’esempio della Nissan che utilizza la base della Renault 5 per produrre la Micra, indicando un approccio pragmatico orientato alle economie di scala.

La collaborazione con Geely è un altro tema importante. De Meo ha parlato dei progetti in corso, come la partnership con Horse per la produzione di motori e il lancio di nuovi modelli in Corea. Inoltre, ha accennato a una potenziale collaborazione con Polestar insieme al marchio Alpine.

Le sfide con i produttori cinesi

luca deo meo
Screenshot: France Inter @ Youtube

Uno dei temi più delicati affrontati da de Meo è stato quello della competizione con i produttori cinesi. Ha riconosciuto che le aziende cinesi, grazie al supporto del loro governo e a un modello produttivo meno regolamentato, hanno un vantaggio tecnologico.

Tuttavia, ha evidenziato come i costruttori europei debbano reagire unendo le forze e trovando soluzioni collaborative per mantenere la competitività del settore in Europa. Ha citato la necessità di proteggere l’industria europea, che rappresenta 13 milioni di posti di lavoro, chiedendo soluzioni rapide per evitare che la transizione verso l’elettrico metta a rischio l’intero sistema industriale.

La richiesta di un approccio europeo coordinato

Image: CATL
Image: CATL

De Meo ha insistito sulla necessità di un approccio più coordinato a livello europeo per affrontare le sfide poste dai competitor internazionali, in particolare dalla Cina. Ha lamentato la mancanza di progetti strategici nel settore delle batterie e delle materie prime critiche come litio e nickel, che attualmente sono in gran parte sotto il controllo cinese.

Per il CEO di Renault, è essenziale che l’Europa investa nelle gigafactory e in una filiera chimica in grado di sostenere la produzione di auto elettriche in modo competitivo.

 

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