La Lotus Theory 1 è la prima concept car presentata dal rinato marchio inglese, oggi di proprietà del gruppo Geely. Una vettura dal design moderno e futuristico come Lotus ci ha ormai abituato, e che incarna la visione del futuro dei veicoli ad alte prestazioni intelligenti.
Non solo: la concept car permette all’azienda di lanciare anche The Lotus Theory, il suo manifesto di design che influenzerà tutti i futuri modelli del marchio, basato su tre principi fondamentali: Digitale, Naturale e Analogico (DNA).
Lotus Theory 1 e il suo DNA ispirato alla Formula 1
Il numero 1 fa presupporre che ci saranno altre teorie, ovvero altre concept car con il nome Theory che probabilmente anticiperanno altri modelli del marchio. La Theory 1 ben mostra che si tratterà di un’altra supercar elettrica ad affiancare la rarissima Evija, e che potrebbe essere la erede della Emira, l’ultima vettura endotermica di Lotus.
Come detto, le tre lettere significano:
- Digitale, che rappresenta l’esperienza immersiva, intelligente e intuitiva;
- Naturale, che incarna un design emozionale, connesso e incentrato sull’uomo;
- Analogico, che simboleggia il continuo avanzamento ingegneristico delle prestazioni.
Combinando questi principi con le ultime innovazioni tecnologiche, Lotus ha sviluppato un’auto che si adatta perfettamente alle esigenze del pilota, offrendo un‘esperienza di guida senza precedenti.
La struttura aerodinamica avanzata della Lotus Theory 1, con tecniche attive e passive di raffreddamento e spoiler posteriori, è pensata per massimizzare la stabilità e ridurre la resistenza.
Il posizionamento centrale del sedile del pilota, ispirato sempre al motorsport, garantisce una visibilità ottimale e una connessione diretta con la strada. Il sistema di sterzata “steer-by-wire” offre precisione ad ogni curva, migliorando ulteriormente il controllo del veicolo.
Il sistema di guida Lotuswear
Non solo. Punto chiave della Lotus Theory 1 è il nuovo sistema di guida proprietario Lotuswear, che mira a creare un’esperienza personalizzata per ogni passeggero. Il sistema è costituito da un materiale tessile robotico leggero e adattivo che comunica con il guidatore attraverso feedback tattili personalizzati, migliorando il comfort e la reattività. Ad esempio, ci sono pulsazioni sul volante che indicano al pilota il momento giusto per svoltare.
Cinque le modalità di guida: Range, Tour, Sport, Individual e Track che si adattano all’ambiente circostante per ottimizzare efficienza, prestazioni e comfort.
Questo sistema è stato sviluppato in collaborazione con MotorSkins, una startup specializzata in robotica tessile.
Lotuswear include inoltre poggiatesta strutturati in 3D per offrire massimo comfort riducendo al contempo il peso e migliorando l’aerodinamica. Ancora, il sistema audio immersivo, creato sempre in collaborazione con KEF, offre suoni personalizzati per ciascun passeggero.
La Lotuswear Technology Line
Un altro elemento distintivo di Theory 1 è la Lotuswear Technology Line, una fascia tecnologica funzionale che attraversa l’auto e funge da dispositivo di comunicazione.
Questo include la tecnologia OLED integrata e un sistema autonomo di guida a 360 gradi basato su LiDAR, radar e telecamere HD per garantire una copertura totale fino a 200 metri, aumentando la sicurezza e la fiducia del guidatore.
La linea tecnologica Lotuswear si basa sulla piattaforma Nvidia Drive, creata dal gigante delle GPU e dei videogiochi, che permette di elaborare in tempo reale enormi quantità di dati per migliorare la sicurezza e ottimizzare la dinamica di guida.
10 materiali
Ma Lotus Theory 1 è anche il manifesto del marchio per la produzione di auto più attente all’ambiente. Per questo, Lotus ha presentato la Challenge of 10, ovvero la costruzione dell’auto utilizzando solo 10 materiali principali, tutti scelti per le loro proprietà di leggerezza, durabilità e riciclabilità.
Tra questi troviamo fibra di vetro a base di cellulosa, fibre di carbonio riciclate e alluminio riciclato, rendendo Theory 1 un esempio di minimalismo e innovazione.