Li-Cycle aprirà centri di riciclo per le batterie in Germania e Italia

Li-Cycle apre il suo primo centro per il riciclo delle batterie in Germania, mentre il secondo sarà in Italia

Li-Cycle è un’azienda canadese specializzata nella realizzazione di centri per il riciclo delle batterie agli ioni di litio. Si chiamano Spoke e ne sono già attivi quattro: il primo a Kingston, in Ontario (Canada); e gli altri negli USA, nello specifico a Rochester (NY, previsto per la fine del 2023), Gilbert (Arizona) e Tuscaloosa (Alabama).

Ora è il turno del quinto, il primo ad aprire in Europa. Si tratta del nuovo Spoke di Magdeburgo, in Germania, capace di elaborare pacchi batteria per veicoli elettrici completi, la cui prima linea di lavoro è già attiva con una grandezza di 20.000 metri quadrati, ed è prevista l’apertura della seconda entro la fine del 2023.

Per l’Europa, tuttavia, Li-Cycle prevede di aprire un secondo Spoke, portando a 6 il totale, che dovrebbe debuttare in Sardegna.

Il lavoro di Li-Cycle è cruciale per rendere le elettriche sostenibili

Sappiamo bene che è la batteria e il modo in cui viene prodotta a rendere più ecologica un’auto elettrica. Produrre batterie nuove, con una grande richiesta di Cobalto e altre terre rare che mette a rischio sia paesaggi che persone che lavorano per estrarre i materiali, è altamente dannoso. Produrre batterie usando materiali di batterie esauste, invece, è decisamente più green.

Qui entra in gioco il lavoro di Li-Cycle e di altre aziende che si impegnano o impegneranno nella lavorazione di accumulatori esausti per realizzarne di nuovi, o per usarli come alimentazione di altri dispositivi. Nel caso dell’azienda canadese, ogni linea principale è in grado di elaborare fino a 10.000 tonnellate di risorse per batterie agli ioni di litio all’anno, e dal momento che per il Magdeburg Spoke sono previste tre linee, il centro tedesco dovrebbe avere una capacità di 30.000 tonnellate annue, uno dei più grandi in tutta l’Europa.

In totale, mettendo insieme tutti e 5 i suoi Spoke, Li-Cycle si aspetta di avere una capacità totale di elaborazione fino a 81.000 tonnellate l’anno, per produrre un prodotto intermedio chiamato Black Mass che ripropone materiali quali litio, nichel e cobalto, da rielaborare nei prodotti finali per il riutilizzo, senza quindi affidarsi alle miniere di grezzo.

Lo Spoke sardo

Come accennato, Li-Cycle ha in cantiere anche un secondo Spoke europeo, che nascerà in joint venture con il colosso minerario elvetico Glencore.

Le due aziende hanno intenzione di riutilizzare parte di un complesso metallurgico di Glencore già esistente a Portovesme, in Sardegna, per dare vita al Portovesme Hub. Lo studio di fattibilità è già in corso e, se portato avanti, l’Hub italiano sarà una delle maggiori fonti di litio, nichel e cobalto riciclati in Europa, mossa cruciale per l’agognata indipendenza di Bruxelles nella produzione delle batterie a basse emissioni.

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