LEVC è la sigla per London Electric Vehicle Company, l’azienda britannica conosciuta soprattutto per la produzione dei più recenti taxi londinesi, ispirati nel design all’iconico e ormai leggendario Austin FX4, ovvero il London Cab o Taxi Nero simbolo, insieme al Double Decker, della capitale britannica. Ma ora, con LEVC VN5, l’azienda inglese ha usato la stessa piattaforma per la realizzazione di un minivan elettrico che possa aiutare lavoratori e aziende nel trasporto urbano di merci e di servizi.
LEVC VN5: la compagnia che ha rivoluzionato i taxi londinesi
Il nome LEVC – London Electric Vehicle Company è nuovo, e nasce nel 2017. Ma non l’azienda, attiva in realtà da più di un secolo. È nel 1908 che i concessionari di taxi londinesi JJ Mann e Tom Overton, fondatori della Mann&Overton’s Garage, iniziano a importare dei veicoli da Francia e Germania in modo da vendere taxi per la capitale dell’allora Impero Britannico: quell’anno commissionarono un modello a cabina speciale della Unic12 / 16 hp, realizzato appositamente in modo da rispettare le normative londinesi e le condizioni di circolazione introdotte nel 1906.
Nello stesso periodo, i due stringono un accordo con Austin Motor Company, iniziando la progettazione del primo, vero taxi londinese: l’FX, poi divenuto FX1 per distinguerlo dai successori. È nel 1948, però, che inizia e si diffonde l’espressione Black Taxi, “Taxi Nero”, dovuto al colore tipico della terza generazione del taxi londinese, l’FX3. La fama e la leggenda, tuttavia, arrivarono nel 1956, quando iniziò la produzione dell’FX4, il cui successo fu tale da durare fino al 1982. Dell’FX4 furono realizzate diverse edizioni speciali, tra cui la Silver Jubilee del 1977, in occasione dei 25 anni di regno di Elisabetta II.
Nel frattempo, Mann&Overton viene acquisita, nel 1972, da Manganese Bronze Holdings Plc: l’aquisizione porterà alla nascita, nel 1985, di LTI – London Taxis International. Con il marchio LTI sono stati prodotti tutti i taxi londinesi più recenti, dagli anni Novanta fino al 2017, anch’essi ispirati, nel design, all’FX4 (anche se più morbidi nelle linee). Nel 2007, in seguito anche a un accordo con il colosso cinese Geely (lo stesso che possiede Volvo), viene presentato il TX4, con nuovi motori e un nuovo design, e protagonista della cerimonia di chiusura delle Olimpiadi di Londra 2012 in una versione speciale creata appositamente come palco ambulante delle Spice Girls.
Geely completa l’acquisizione nel 2013, quando passa dal 20% alla totalità delle azioni di Manganese Bronze Holdings. 4 anni dopo, la nuova direzione cinese si nota con un nuovo cambio di nome e di logo: nasce ufficialmente la London Vehicle Electric Company. Un cambio di nome e di logo azzeccati, per connotare la nuova destinazione dell’azienda e dei taxi londinesi che, dalla presentazione del nuovo TX, sono prodotti esclusivamente a motore elettrico, per ridurre l’impatto ambientale a Londra, una delle città più inquinate d’Europa. Il TX ha iniziato a circolare per le strade di Londra a partire dal 2018: si nota anch’esso per il suo design ispirato all’FX4, anche se con fari più squadrati e completamente a LED sia all’anteriore sia al posteriore. Migliora il comfort e, naturalmente, la tecnologia, chiamata eCity. Il TX rappresenta un veicolo di successo non solo nel Regno Unito, ma è anche il primo ad avere vendite significative anche all’estero in seguito alla sempre più alta domanda di taxi elettrici. In particolare, è possibile trovare un numero elevato di LEVC TX in Danimarca, Germania, Francia, Svizzera e Giappone.
La direzione Geely e il nuovo LEVC VN5
Ma con Geely la produzione smette di essere esclusivamente di taxi. Infatti, sulla base del TX è nato anche il nuovo LEVC VN5, il primo furgone elettrico dell’azienda e realizzato in diverse versioni in grado di soddisfare i clienti più disparati: dall’utility alla consegna dei pacchi, dalla refrigerazione ai servizi di emergenza. Il nuovo VN5 è realizzato convertendo un classico TX con materiali altamente resistenti e leggeri in grado di massimizzare il carico utile e mantenere la durata.
Secondo Joerg Hofmann, CEO dell’azienda sino-britannica, il nuovo van elettrico VN5 rappresenta il futuro della mobilità verde, in quanto progettato per venire incontro alle esigenze di tanti settori, dalle telecomunicazioni alla logistica alla refrigerazione alimentare. In effetti, il nuovo LEVC VN5 sulla carta promette molto bene: mantiene la stessa tecnologia eCity del taxi elettrico da cui deriva, e garantisce un’autonomia flessibile di circa 500km. La capacità di carico massima è di 5,5 metri cubi, e il vano di carico ospita due pallet di dimensioni sottostanti alle normative europee che permettono un carico utile lordo di 830kg. Caricare e scaricare è molto semplice grazie alla grande porta scorrevole laterale, e a quella sdoppiata in proporzioni 60/40 sul retro. Il nuovo VN5 è già disponibile per l’ordine, e arriverà con guida a destra (per i mercati inglese, australiano e giapponese) nel quarto trimestre, mentre con guida a sinistra saranno disponibile a partire da marzo 2021.
LEVC VN5: una rete di assistenza sempre più grande
I cambiamenti degli ultimi anni non finiscono qui. Per garantire un’esperienza d’uso completa e piacevole, LEVC ha ampliato la sua rete di assistenza e manutenzione autorizzata grazie a una partnership con la società Rivus Fleet Solutions, una delle più grandi per gestione delle flotte in tutto il Regno Unito.
Ai 17 siti di assistenza già proprietari di LEVC, quindi, se ne aggiungono altri 20 per un totale di 37 punti di assistenza attivi entro la fine di ottobre, tutti in grado di fare manutenzione, assistenza e riparazioni sia per il LEVC TX sia per il nuovo LEVC VN5.