Smartphone alla guida: una brutta abitudine, amplificata dall’uso di app di messaggistica varia che distraggono oltremodo quando siamo al volante. Nonostante l’art. 173 del codice della strada non lasci spazio ad interpretazioni, continua la reticenza degli automobilisti ad abbandonare l’abitudine del cellulare alla guida, fonte primaria della distrazione alla base di numerosi incidenti. Un’altra conferma arriva da Latina, dove la Polizia Stradale ha effettuato un servizio straordinario di pattugliamento sia in ambito cittadino che extra urbano al fine di contrastare la pericolosa abitudine.
I risultati dell’operazione parlano chiaro: dei 67 verbali redatti in circa quattro ore, 50 sono per uso improprio dello smartphone alla guida. La cosa più allarmamente è che tra le persone sanzionate, ci sarebbero anche due autisti di bus pubblici ed un autotrasportatore. Se non si tratta di un poco invidiabile record, poco ci manca. Le autorità hanno comunicato che il servizio straordinario di controllo contro l’uso dei telefonini durante la guida continuerà anche nelle prossime settimane. Un modo per esortare a non proseguire nei comportamenti scorretti.
Ricordiamo che l’uso dello smartphone alla guida, oltre a determinare una situazione di potenziale pericolo per se e per gli altri utenti della strada, può comportare un anche esborso notevole in termini economici. Il Codice della strada prevede multe da 422 a 1.697 euro per chi viene sorpreso al cellulare mentre guida senza utilizzare l’auricolare. In caso di recidiva entro i due anni successivi alla prima multa, è prevista la sospensione della patente da 1 a 3 mesi.
Sanzioni che riteniamo assolutamente corrette, anche considerando l’elevata pericolosità derivante dalla distrazione alla guida. Se non peggio, visto che ormai in molti hanno preso l’abitudine di farsi selfie o dirette mentre si è alla guida. Ricordiamo il tragico caso del Luglio scorso quando un uomo impegnato in una diretta Facebook, poi trovato positivo alla cocaina, ebbe un incidente nel quale persero la vita entrambe i figli.