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LeasePlan Olanda consiglia(va) ai clienti business di non noleggiare plug-in ibride

E' un consiglio ai soli clienti business.

Update: dopo la pubblicazione, siamo stati contattati dall’ufficio stampa di Leaseplan Italia secondo il quale il contenuto dell’articolo sul sito olandese di Leasplan non rispecchiava il punto di vista della filiale italiana. Nel frattempo siamo venuti a sapere che l’articolo, che era stato ripreso in tutto il mondo, è stato rimosso dal sito di Leasplan Olanda. Preso atto che  non si tratta più della posizione ufficiale dell’azienda, per i curiosi il testo è comunque disponibile su Archive.org.

Sta facendo parecchio rumore un post pubblicato sul blog di Leaseplan nei Paesi Bassi nella quale la società di leasing di flotte  aziendali consiglia ai propri clienti di non scegliere un ibrido plug-in (PHEV) per la loro prossima auto. L’articolo piuttosto chiaro, è stato pubblicato a Luglio, ma è venuto alla ribalta recentemente grazie ad un intervento su CleanTecnica. Proviamo a tradurre dall’olandese, sapendo che non è una lingua che conosciamo a fondo, ma cercando comunque di andare al cuore della questione.

Smetti di noleggiare auto ibride plug-in per la tua azienda!

Perché le auto ibride plug-in sembrano così attraenti per il leasing aziendale? Eppure offrono il vantaggio che ti aspetti. Lo spieghiamo in questo articolo.

L’ibrido plug-in sembra attraente

Sempre più conducenti di leasing aziendali optano per un ibrido plug-in. Non è una sopresa, perché c’è sempre più scelta. E poiché i costi stimati per il carburante sono così bassi, il prezzo di affitto mensile di un’ibrida plug-in si adatta più facilmente al budget del leasing. Si tratta di una soluzione molto interessante per il datore di lavoro: un’auto a basse emissioni di CO2, anche con il nuovo metodo di misurazione delle emissioni WLTP.

Cosa sono gli ibridi plug-in?

Ebbene, si tratta auto a benzina con una piccola batteria, che possono anche percorrere alcuni chilometri in elettrico e si caricano tramite la presa. A prima vista si tratta di una tecnologia interessante, perché permette di guidare in modo più efficiente rispetto a quanto dichiarato dal concessionario nella brochure: percorri brevi distanze e ricarica nel luogo in cui parcheggi.

Cosa accade nella pratica?

I costi reali del carburante degli ibridi plug-in sono in media da 2 a 3 volte superiori a quanto stimato in precedenza. Mitsubishi Outlander, ad esempio, ha un consumo di carburante di 2 litri ogni 100 km. Le misurazioni del fornitore della carta carburante Travel Card e testate da TNO mostrano un consumo di 7,21 litri per 100 km. Questo è il 260% in più! Oops, ecco il costo e il vantaggio ambientale.

Chi guida auto in leasing spesso non percorre brevi distanze e non può sempre ricaricare quando parcheggia l’auto. La ricarica elettrica richiede autodisciplina. Stare di fronte alla stazione di ricarica magari in spiaggia è simpatico, ma cercare una stazione di ricarica e fare più strada, è una scelta che il cliente tipico dei leasing non fa. Il risultato sono più chilometri con carburante non rispettoso dell’ambiente e costi più elevati.

Gli ibridi plug-in sono spesso dannosi per l’ambiente

Ci sono anche un gran numero di conducenti di leasing che non si ricaricano affatto e quindi l’ibrida plug-in cambia da un’auto ecologica a un’auto ecologica: la batteria rende gli ibridi plug-in più pesanti rispetto ai modelli di carburante comparabili: più energia e quindi più emissioni necessarie per percorrere la stessa distanza. sul carburante.

Cosa fare?

Il nostro consiglio ai datori di lavoro: lascia perdere gli ibridi plug-in! Opta invece per auto completamente elettriche per rendere la flotta più sostenibile. Come organizzazione, non sei ancora pronto per l’elettrico? O hai dei dubbi? Contattaci: la nostra flotta è già completamente elettrica e siamo felici di aiutarti con le nostre esperienze! Non convinto? D’ora in poi, scegli solo auto a benzina o ibride senza spina. Hai quindi il controllo sui costi e sulle conseguenze ambientali.

 

Quanto pubblicato da Leaseplan è chiaro, e riguarda il cliente tipico delle flotte aziendali. Non riguarda la bontà del sistema del plugin ibrido per i privati, che fanno un uso diverso dell’automobile. Un’autonomia tipica in elettrico di circa 50 km sono sufficienti, come siamo stati in grado di sperimentare nei nostri test drive, per la classica uscita per fare la spesa e andare a prendere i figli a scuola. Certo, non tutti hanno la fortuna di lavorare vicino a casa, ma se il viaggio rientra nei 50 km andata e ritorno, il plug-in ibrido può essere una buona scelta.

C’è solo un aspetto dell’articolo Leaseplan che non torna. Da una parte si dice che il cliente tipico non ha voglia o tempo di cercare stazioni di ricarica elettrica, dall’altra si invita a comprare elettrico: due aspetti completamente opposti. Stiamo però parlando di situazioni olandesi, delle quali conosciamo poco le dinamiche. Probabilmente dalle loro parti va bene così. In Italia, invece, anche nelle flotte il diesel vince sempre sull’elettrico.

 

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