Auto ferme da anni e che riescono a mettersi in moto dopo qualche tentativo: avete presente le serie tv apocalittiche come Walking Dead e la più recente The Last of Us? Quanto può durare la benzina nei serbatoi prima di degradarsi? E la batteria? Senza contare pastiglie dei freni e tutto il resto, ovviamente.
Si, perchè il cinema è un’industria che ci fa sognare ma, soprattutto quella hollywoodiana, non si può dire che tenga sempre fede alla realtà. Quando si parla di auto, in particolare, le leggi della fisica non sono mai particolarmente rispettate, e non solo Fast & Furious.
Ci viene in aiuto un articolo di Jalopnik, che si concentra proprio sulla benzina in The Last Of Us, la serie TV ispirata al celebre videogioco.
Dal telefono alla benzina, le stranezze del cinema
Iniziamo col dire che sono tanti gli atteggiamenti strani nella finzione cinematografica. Per esempio, nelle telefonate non si salutano mai: quando i personaggi finiscono di dirsi quello che dovevano, il più delle volte semplicemente riattaccano e basta. Oppure, uno saluta e l’altro riattacca: nella realtà questi sarebbero atteggiamenti molto maleducati. Senza contare il celebre “passo a prenderti alle 8”. Sì, ma di quale giorno?
C’è poi la questione delle auto: sia nella serie TV che nel videogioco da cui deriva, Joel di The Last of Us, dopo 20 anni di apocalisse e zombie, deve prendere l’auto, questo dopo che per 20 anni nessuno ha gestito i distributori e le stesse auto sono rimaste ferme.
Nella finzione, la benzina si è come scomposta in rifiuti non infiammabili, e lo stesso Joel “aspira” carburante da un‘auto coperta di muschio, dicendo che la benzina si è trasformata in acqua e che dovranno fermarsi ogni ora per aspirare altro carburante “fresco”.
E se da una parte c’è un realismo sia nel tenere conto di quanto riesce a percorrere l’auto per ogni litro di benzina, sia nell’uso di una bomboletta di gas senza beccuccio di sicurezza adatta al periodo di ambientazione, dall’altra l’errore riguarda proprio sul decadimento della benzina, e sui suoi tempi.
La benzina infatti nel corso del tempo si degrada, molto più velocemente di quanto pensiamo: dai tre ai massimo sei mesi. Ma se contiene miscele di etanolo, come negli USA, la scomposizione avviene ancora più velocemente, da uno a tre mesi, e poi diventa inutilizzabile.
Per quanto ci siano “stabilizzatori del carburante” che arginano il problema, nessuno di loro è in grado di mantenere la benzina intatta per 20 anni, come nel caso della serie in questione, o anche di più come successo in altri prodotti audiovisivi a tematica apocalittica.
L’unica cosa che potrebbe funzionare è, paradossalmente, un veicolo diesel: il gasolio tradizionale si scompone come la benzina, ma dopo 20 anni potrebbe funzionare con il biodiesel, prodotto localmente dai rifiuti. O anche uno elettrico, a patto di riuscire a produrre dell’elettricità con quello che rimane.
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