Lancia Pu+Ra, svelata in occasione del Lancia Design Day, è una scultura che anticipa una concept car che sarà invece svelata ad aprile al prossimo Salone del Mobile, e che a sua volta anticipa le forme e gli stilemi delle nuove vetture che segneranno il rilancio del marchio, a partire dalla nuova Ypsilon e fino al ritorno della Delta.
Presentata alla celebre Reggia di Venaria, “in casa” come un po’ tutti i marchi italiani di Stellantis ormai vogliono fare, è la rappresentazione della nuova visione di un marchio che deve rinascere quasi da zero, con la sola Ypsilon a fare da Atlante e, nonostante tutto, reggere il peso di un’azienda che in tempi recenti è stata fin troppo sfortunata.
Come sarà il ritorno di Lancia?
Non è chiaro da quale passato prenderà spunto la nuova Lancia, se dalla parte più sinuosa e innovativa, o, meno probabile, da quella più sportiva. Per ora sappiamo che nel 2024 arriverà la nuova Ypsilon, che sarà più grande, lussuosa e soprattutto elettrica; nel 2026 un’ammiraglia di cui non conosciamo nemmeno il nome; e infine, nel 2028, la Delta, probabilmente il modello più atteso e che punterà a una nicchia di nuovi, o forse anche vecchi, appassionati. Tra l’altro, tre auto che per come le conosciamo interpretano “tre Lancia diverse“.
Tornando alla Lancia Pu+Ra, dichiara il CEO Luca Napolitano che vuole essere un dialogo continuo tra “bellezza e tecnicità, tra grazie a carattere“. E del resto, le forme morbide che la distinguono, rimandano alle forme più morbide e sensuali di icone come la Flaminia e la Aurelia, mentre il tipo di carrozzeria che interpreta, anche se difficile da vedere in toto, sembra più guardare alla 037, alla Stratos.
Sono linee secche, tese, con un frontale e una coda molto taglienti che si alternano a una fiancata scolpita e levigata, quest’ultima la parte che più guarda all’Aurelia.
Numerosi i dettagli. Per esempio, una riedizione a LED del “calice” che a lungo ha distinto le Lancia. Qui si tratta di una riedizione estremamente minimalista, tre linee a LED tese che si incontrano al centro, sovrastate dalla scritta Lancia su base scura.
Quest’ultima, tra l’altro, appare in un nuovo font, che nella parte posteriore è ancora più evidente, tridimensionale, e accompagna i due semplici fari ovoidali.
Al centro, un tettuccio apribile circolare con effetto tridimensionale, pareti zigrinate, e di fianco i due scudetti del marchio, anche in questo caso reinterpretato e ispirato al logo del 1957. Mantiene il blu, riporta in auge la Lancia che era stata abbandonata con l’ultima versione, ma tutto in chiave moderna e, naturalmente, digitale.
Non ci sono dettagli degli interni, ma sappiamo anche da dichiarazioni passate che saranno molto legati al mondo dell’interior design. Lo dimostra per esempio anche la collaborazione con Cassina, che sarà più evidente con la concept car che vedremo in occasione della Milan Design Week, ad aprile.
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