È purtroppo impossibile mostrare e raccontare tutte le vetture esposte a Milano AutoClassica 2020, e la scelta è sempre piuttosto ardua. Ma un articolo dedicato lo meritava sicuramente questa Lancia Fulvia Sport Zagato, un esempio vivente della potenza e del lustro di Lancia negli anni, soprattutto per quanto riguarda le competizioni internazionali (rally su tutti). Disegnata dalla carrozzeria Zagato, è ancora una volta una vettura italiana che è stata in grado di meravigliare tutti per la sua eleganza e per il suo design ricercato.
Lancia Fulvia Sport Zagato: un design moderno ancora oggi
Prodotta dal 1965 al 1972, la Lancia Fulvia Sport Zagato è la riconferma dell’ottima amicizia industriale tra la casa premium torinese e la carrozzeria Zagato, che dall’azienda aveva ricevuto negli anni precedenti l’incarico di realizzare le versioni sportive delle Lancia Appia, Flavia e Flaminia. Con la Fulvia, però, Zagato partiva già avvantaggiato, dal momento che già la versione standard aveva un’ottima carrozzeria in alluminio e un bel coefficiente aerodinamico.
Lancia Fulvia Sport Zagato fu disegnata da Ercole Spada, che lavorava appunto per la Zagato, e allestita nelle officine Zagato a Terrazzano, nel milanese. Si distingueva per la sua linea tipo fastback, data dal lunotto posteriore che scende direttamente per la coda, e che dona all’auto un aspetto decisamente moderno, al punto che sembra molto più recente di quello che è. La meccanica è la stessa della versione Coupé, a parte per il rapporto al ponte, ma aveva una migliore aerodinamica e per questo aveva una velocità massima più elevata. Tuttavia, la maggiore delicatezza della carrozzeria rispetto ad altre Lancia fecero sì che fu poco impiegata nei Rally e più adatta a corse su pista, dove però Lancia correva ancora poco. Al di là di questo, rimane uno splendido esempio di design e di potenza dell’auto italiana, in grado di attirare lo sguardo tutt’ora.
La parte anteriore della Lancia Fulvia Sport Zagato è tutta dominata dalla grande mascherina nera che include i fari, leggermente orientati verso l’interno, e il grande logo Lancia, mentre sotto, nel paraurti rosso, ci sono 3 fori adatti alla presa d’aria. Il fatto di avere un fascione unico nero che ingloba fari e griglia anticipa di quasi 60 anni i tempi odierni: anche le auto di oggi, infatti, si distinguono per avere fari estremamente sviluppati in orizzontale, sia all’anteriore che al posteriore.
Naturalmente, l’elemento distintivo della Fulvia Zagato è il posteriore, con la coda a Fastback che all’epoca aveva come praticamente unica concorrente la Ford Mustang Fastback, che però arrivò solo sul mercato americani 3 anni dopo. La coda è molto bella, pulita ed elegante, con uno spigolo a separare lunotto e paraurti. Il lunotto è piuttosto ampio e molto inclinato, mentre i fari sono sottili e rettangolari. I parafanghi delle ruote sono invece rinforzati in plastica, e naturalmente sono presenti delle estensioni che segnano la sua vocazione fuori strada. Molto elegante e filante è anche la linea dei ginestrini laterali, che termina in alto anziché in basso, e ricorda anche in questo caso le vetture moderne.