Non è uno scherzo, e nemmeno un rendering: Lancia Delta Evo-e esiste davvero, ed è opera di un’azienda francese. Il legame con la Francia è del resto ormai inevitabile, visto che il colosso automobilistico italo-francese Stellantis nei suoi piani industriali prevede il ritorno di Lancia in chiave elettrica, e il nome “Delta” compare tra i modelli in arrivo entro il 2026.
Questa Lancia Delta Evo-e, però, non è opera di Stellantis. È stata realizzata in 47 esemplari dai francesi di GCK (Green Corp Konnection) utilizzando come base la Delta Integrale, l’iconica Deltona che ha vinto per sei edizioni di fila, dal 1987 al 1992, il Campionato del Mondo di Rally. Ma l’elettrico garantisce le stesse emozioni?
La Lancia Delta Evo-e di GCK
Come detto, la Lancia Delta Evo-e è stata realizzata dalla francese Green Corp Konnection, società fondata nel 2017 da Eric Boudot e dall’ex campione di rally Guerlain Chicherit. L’azienda si descrive come “ecosistema di aziende industriali” e si pone “in prima linea nella transizione verso l’energia green“. Il suo scopo è quindi di riportare in auge modelli iconici, brache, macchinari industriali e camion, sempre utilizzando un motore elettrico o a batteria o a idrogeno.
Tornando alla Delta Evo-e, sono oltre 260 le migliorie apportate, le nuove componenti e nuove funzionalità aggiunte. L’azienda ha iniziato restaurando completamente la Lancia Delta Integrale, riportando a nuovo la carrozzeria, aggiungendo parti rinforzate e rinnovando la meccanica. Le parti in metallo sono state sostituite con del nuovo materiale antiruggine. Nuovi sono anche freni, ammortizzatori e telaio ausiliare, mentre la scocca è stata smontata per essere rinforzata, così come le saldature del telaio sono state ripristinate.
Lancia Delta Evo-e dispone di nuovi cofano, parafango e paraurti, mentre, come si nota nelle foto, la carrozzeria è stata rifinita in grigio opaco, con parti di carbonio tra cui splitter anteriorie e spoiler sul tetto. Esteticamente, comunque, si può parlare di restauro conservativo, visto che l’auto è identica a quella da cui deriva.
Prestazioni mai viste
Cambia, insomma, la sostanza. Inedito è infatti il differenziale centrale rinforzato, che serve a sopportare le nuove prestazioni della vettura. Il motore infatti è elettrico, e gode di 197 CV elettrici con una batteria da 30 kWh che offre circa 200 km di autonomia. Pochi, certo, ma ricordiamoci che si tratta di un’auto che non nasce per il motore elettrico.
Geniale, invece, la trovata di lasciare la trasmissione manuale a cinque rapporti, ovviamente finta ma con una sensazione molto realistica, che certamente nasce per accattivarsi i fan più esigenti. Comunque, grazie anche alla coppia di 350 N/m, l’accelerazione è da urlo: 6,6 secondi. Un risultato mai visto sulla Deltona, che pare ora essere in grado di eseguire uno sprint di 1 km in 26 secondi.
Cambia anche il peso, stavolta in peggio, dato il motore elettrico: si parla di circa 1.440 kg, cosa che rende la Lancia Delta Evo-e forse meno agile in curva rispetto all’originale.
Interni High-Tech
Gli interni seguono lo stesso restauro degli esterni: visivamente conservativo, ma decisamente aggiornati. All’interno infatti gode di un display touch di derivazione Alpine, compatibile con Apple CarPlay e Android Auto.
Lancia Delta Evo-e dispone anche di una retrocamera, mentre il parabrezza anteriore è sbrinante. Buono anche l‘impianto audio con 6 altoparlanti più subwoofer con amplificatore nel bagagliaio. Le finiture, in generale, sono ottime: Alcantara con cuciture in arancione e sedili Recaro Sportster CS. Il volante è un Mo,o Racing.
47 esemplari
Sono 47 le Lancia Delta Evo-e: 36 “classiche”, e 11 in edizione Rallye, con livrea ispirata agli esemplari WRC degli anni Ottanta e Novanta, carrozzeria posteriore in carbonio e telaio in alluminio.
La Rallye gode anche di sedili ultraleggeri Sparco SPC in Alcantara con cuciture rosse e blu, divano posteriore in Alcantara, tappeto rosso in lana e leva del cambio Quick Shift su piastra in carbonio. I prezzi non sono stati dichiarati, ma è chiaro che non è un’auto per tutte le tasche (anzi, lo sarà per pochissime).
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