Lamborghini Avventura Islanda 2018 – Si è svolta in Islanda una nuova tappa di Lamborghini Avventura, la serie di spedizioni Lamborghini alla scoperta dei luoghi e delle strade più spettacolari del mondo. Dopo Andalusia, Transilvania e Norvegia, è stata scelta l’Islanda come destinazione ideale per testare la grande versatilità del Super SUV Urus su strade, sterrati e in paesaggi unici come quelli islandesi.
Le prime vetture di Sant’Agata Bolognese a toccare il suolo d’Islanda per la Lamborghini Avventura Islanda 2018, sette Urus colorate hanno percorso un totale di circa 900 km in due giorni, sotto le più disparate condizioni metereologiche, da sole a raffiche di vento, pioggia e neve.
Il viaggio Lamborghini Avventura Islanda 2018 è partito dalla penisola di Reykjanes a sud ovest, dove si trova la famosa Laguna Blu, l’area geotermale alimentata dalla produzione di acqua del vicino impianto geotermico di Svartsengi, caratterizzata da piscine di acqua calda dal tipico colore azzurrino.
Dalla laguna il convoglio si è spinto lungo la costa meridionale, toccando mete da sogno: tra queste le scogliere di Krysuvikurberg, dal nome dei due trolls che rappresentano secondo la leggenda, alla spiaggia nera di Reynisfjara, fino al promontorio di Dyrhólaey, con il suo enorme arco naturale di roccia che si protende nel mare, popolato da colonie di pulcinelle di mare che nidificano sulle scogliere e migrano d’inverno.
Impostato il selettore Anima su Terra, le Urus hanno poi sfidato percorsi off road e guadi, dando perfetta dimostrazione della loro guidabilità sui terreni più estremi, come sul tracciato che corre sotto il promontorio di Hjörleifshöfði fino al mare, o quello che conduce al ghiacciaio “nero” di Kötlujökull.
Il viaggio è proseguito attraverso i campi di lava ricoperti di muschio della zona del vulcano Laki, il lago glaciale di Fjallsárlón, all’estremità meridionale del ghiacciaio Vatnajökull, fino alla straordinaria visione della laguna dei ghiacci dello Jökulsárlón, tra iceberg e foche. E infine il ritorno alla capitale Reykjavik, cuore politico, culturale ed economico dell’isola, a restituire scene di civiltà dopo chilometri di natura e silenzio rotto solo dal rombo delle sette potenti Urus.