Stellantis ha confermato l’aggiornamento della 500e e l’affiancamento di una versione ibrida e altri piani per l’Italia
Nel secondo incontro tra Carlos Tavares e i sindacati a Torino del 27 maggio 2024, Stellantis ha confermato alcuni piani per l’Italia e ne ha annunciati altri. A cominciare da quelli per la Fiat 500: la prima elettrica del marchio torinese, dopo i primi anni di buoni risultati, da qualche tempo sta riscontrando un calo della domanda.
Per questo, Stellantis ne conferma la produzione 100% torinese, ampliata dall’introduzione di una nuova e più efficiente batteria e di una versione ibrida, che andrà a sostituire l’attuale 500 Hybrid, progetto ormai ventennale.
I piani di Stellantis per la 500
Dopo le recenti indiscrezioni, l’Amministratore Delegato di Stellantis ha annunciato ufficialmente la decisione di sviluppare una versione ibrida della Fiat 500, che come quella elettrica sarà prodotta a Mirafiori. Ovviamente nulla ancora è dato sapere in termini di motorizzazioni e potenze, ma certo è un bene proporre anche una variante mild hybrid della vettura, che rispetto all’attuale 500 ibrida gode di maggiore spazio interno, sistemi di sicurezza aggiornati e un telaio più robusto, oltre che tecnologia d’infotainment di ultima generazione e migliori finiture.
L’elettrica, comunque, non andrà a scomparire. Anzi, per farla ritornare competitiva, soprattutto con l’arrivo delle nuove Renault 5 E-Tech e della nuova Mini elettrica, Stellantis ha annunciato una nuova generazione di batterie, che dovrebbero quindi essere più efficienti e più capienti, assicurando maggiore autonomia.
Gli altri piani per l’Italia
Ma nell’incontro non si è parlato solo della 500. Stellantis ha parlato di una nuova Jeep Compass ibrida che sarà prodotta nello stabilimento di Melfi, che conferma così l’italianità del modello del marchio americano.
Ancora, Tavares ha parlato di estensione industriale della Fiat Panda ibrida a Pomigliano, visto il continuo successo del modello sia in Italia che in altri mercati europei, soprattutto ora che sono arrivati gli incentivi.
La produzione di tutti questi modelli ibridi, al contempo, darà molto da fare sia allo stabilimento di Termoli sia agli impianti del cambio e-DCT e delle altre trasmissioni sempre a Mirafiori. Il piano continua ad essere quello di arrivare a un milione di auto prodotte in Italia entro il 2030, fondamentalmente raddoppiando gli attuali numeri dell’industria automobilistica italiana in decadenza.
Questo anche con un processo di rinnovamento della forza lavoro, con Stellantis che prevede di assumere nuovi giovani lavoratori soprattutto per l’impianto di Mirafiori.
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