Kia XCeed PHEV

Kia XCeed PHEV: recensione con prova su strada del Plug-in Hybrid

La nostra recensione della Kia XCeed PHEV plug-in ibrida.

La Kia Xceed è la versione più rialzata e con vocazione crossover della gamma Ceed, ed è stata introdotta per la prima volta con la terza generazione della fortunata segmento C dell’azienda coreana. Pur avendo legami stilistici e nel nome con la Ceed “tradizionale”, è un’auto a parte, che punta tutto alla sportività e a una linea più personale. L’avevamo provata su strada nella versione benzina con il 1.4 da 140 cv ed è finalmente arrivato il momento della recensione della motorizzazione ibrida Plug-in: vediamo come va la Kia XCeed PHEV.

Kia XCeed PHEV: me la consigli?

È una domanda per certi aspetti difficile. Delle tre tipologie di ibrido attualmente presenti sul mercato, il Plug-In è quello che si avvicina di più al funzionamento dell’elettrico, e personalmente non ho potuto non apprezzare la possibilità di guidare, in città, completamente in elettrico con un’autonomia maggiore rispetto ai 50km dichiarati dall’auto stessa, e al contempo viaggiare in autostrada per circa 800 km tra andata e ritorno senza l’ansia di dover trovare delle colonnine. Inoltre, dato non da poco, rappresenta una delle vetture di questo tipo più economiche sul mercato: sfruttando anche gli incentivi statali sulle auto elettrificate si riesce a portare a casa a un buon prezzo. Quindi per me è un’auto molto valida, che conquista con la sua linea grintosa, e che permette di risparmiare sul rifornimento senza però avere l’ansia della ricarica o dover aspettare troppe ore per una carica completa.

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Il design curato di Kia XCeed PHEV

Kia XCeed PHEV

Iniziamo col dire che questa vettura è davvero molto bella: non c’è persona che non mi abbia fatto i complimenti, e non abbia esternato apprezzamenti. E in effetti, non hanno torto e io, personalmente, la considero la Ceed più esteticamente riuscita (anche più della Proceed). Tutta la linea richiama naturalmente la gamma, anche se con delle differenze sostanziali. Non parlo tanto dei grandi fascioni in plastica (non troppo) grezza che ricoprono la vettura per intero nella sua parte inferiore, o dell’altezza rialzata da terra. Parlo, per esempio, dei fari, che mantengono i 4 punti di Led luminosi, ma sono tagliati nella estremità più larga, e leggermente più stretti. Parlo della Tiger Nose, la mascherina distintiva di tutte le Kia, qui corredata di due inserti in grigio scuro satinato, ripreso anche nella zona dei fendinebbia, mentre nella parte inferiore e centrale del paraurti si trova un rinforzo in metallo, anch’esso molto scenografico.

Kia XCeed PHEV

Il profilo mostra la forma a coupé di questo crossover: si nota il lunotto e, in generale, il posteriore molto inclinato. Anche i fari posteriori richiamano quelli della Ceed berlina, ma anche in questo caso sono più stretti e larghi. Anche qui, più spesso, si trova un fascione in grigio metallizzato, più spesso che all’anteriore, che evidenzia l’anima suv della vettura. Il grigio metallizzato è ripreso anche nella linea cromata dei minigonne, che fa da elemento decorativo della fascia nera, e in tutta la linea dei finestrini. Molto belli sono anche i cerchi, il cui design è inedito e gioca tutto sul contrasto tra l’argento e il nero. Inutile dire che in questo blu elettrico, la Kia XCeed PHEV ha un aspetto ancora più giovanile e “modaiolo”, e crea tantissimi ottimi giochi di luce.  La forma a coupé, molto apprezzabile esteticamente, ha delle conseguenze negative facilmente intuibili: la visibilità posteriore è un po’ risicata, soprattutto perché il lunotto non solo è molto inclinato, ma anche piuttosto sottile. Torna utile (ma ormai questo vale per quasi tutte le auto) avere la retrocamera e i sensori, che nell’allestimento provato sono di serie. Forse avrei preferito, viste le dimensioni abbastanza generose della Kia XCeed PHEV, una camera a 360° o, almeno, una definizione un po’ più alta di quella presente sulla versione in prova.

Kia XCeed PHEV

Nulla da dire, invece, sugli interni che sono di ottima qualità e hanno un aspetto fresco e moderno. Oltre al fatto che non ci sono scricchiolii di alcun tipo. Ho apprezzato la soluzione adottata per il tablet da 10’’ in rapporto 21:9, che è ben incastonato e integrato nella plancia. Il touch è capacitivo, ma è bello che ci siano anche dei tasti fisici, molto comodi e veloci da raggiungere, per passare nelle varie parti del sistema di Infotainment, per alzare o abbassare il volume e via dicendo (comunque, ancora più comodi sono i comandi al volante, come sempre ben studiati sulle ultime vetture del gruppo Hyundai-Kia). Ottimo anche che il clima, bi-zona, si controlli tutto con i tasti fisici. Anche il cruscotto è interamente digitale, con una grafica ben studiata e volta tutta a informare chi guida sull’andamento della vettura per quanto riguarda i consumi, l’uso del motore elettrico, l’autonomia. Il volante è delle giuste dimensioni, né troppo leggero né troppo duro. La qualità dell’assemblaggio è molto buona, con dell’ecopelle nella parte più alta, sui pannelli porta e sul poggia-gomiti centrale, mentre il resto è plastica morbida, anche nelle zone più inferiori dell’abitacolo. A livello di dotazione c’è tutto quello che serve: due prese USB, di cui una thunderbolt, una presa 12 V, e diversi vani portaoggetti, nonché una superficie antiscivolo per appoggiare lo smartphone. Non c’è, invece, lo stand della ricarica wireless.

Kia XCeed PHEV

I sedili sono molto contenitivi, e il loro apprezzamento varia da persona a persona: chi viaggiava con me, ad altezza standard li ha apprezzati molto. Per me, invece, che sono alto 1,94 m e ho le spalle molto larghe, sono un po’ troppo contenitivi. L’impostazione è sportiva, quindi tendono ad essere anche molto rigidi: nulla di male, comunque, perché anche nei lunghi viaggi, all’anteriore, si viaggia molto comodi. Per quanto riguarda la seduta posteriore, devo dire che mi aspettavo di peggio: certo, tocco con la testa, ma non con le ginocchia e considerando che sotto di me ci sono le batterie è davvero un’ottima cosa.

Kia XCeed PHEV

Buono anche il sistema di Infotainment, naturalmente compatibile con Apple CarPlay e Android Auto senza intoppi (anche se purtroppo, Apple CarPlay funziona solo con cavo e non wireless). Il sistema è quello nuovo di tutto il gruppo Hyundai-Kia, che sfrutta bene la larghezza dello schermo, con un menù a impostazione semplice, chiara, intuitiva. Lo schermo dà informazioni sullo stato della batteria e la sua carica, sull’uso dell’energia e la sua distribuzione, oltre a ovviamente radio e navigatore.

Kia XCeed PHEV: come funziona il plug-in Hybrid

Non avevo mai guidato così a lungo una vettura ibrida plug-in. Anche se rimango, almeno per ora, più fan delle full Hybrid (come per esempio la Honda Jazz e la Hyundai Ioniq, che abbiamo provato di recente), che ritengo più pratiche, è innegabile che con questa tipologia di ibrido si abbia un’esperienza più immersiva con la propulsione elettrica, grazie agli oltre 50km di autonomia permessi in full electric, che possono essere tranquillamente sfruttati in città o comunque nei brevi spostamenti. Ho portato questa vettura sui colli Riminesi, le cui discese sono ottime per ricaricare, e non di poco la batteria, non consumando né motore termico né elettrico e sfruttando quindi solamente il freno. Anche in città, con i continui semafori, il motore elettrico ci mette molto di meno a scaricarsi, mentre naturalmente a velocità più elevate e autostradali è bene non usarlo, o impostare la Modalità Ibrida per far sì che l’auto lavori come una Full Hybrid.

Kia XCeed PHEV

Infatti, appena di fianco alla leva del cambio automatico (non un eCVT, quindi privo di fastidiosi effetti scooter) si trova un tasto chiamato EV/HEV che serve per impostare la modalità di guida, scegliendo tra l’appena citata Modalità Ibrida, quella Elettrica e quella Automatica. Questo è un bene, perché se dobbiamo muoverci da una città all’altra (immagino chi deve raggiungere il centro di Milano o Bologna da fuori) possiamo lasciare la propulsione elettrica a quando arriviamo nel centro cittadino, e quindi viaggiare in Ibrido nel tratto extraurbano. La modalità automatica è quella che invece lascia all’auto una sorta di libertà di scelta, anche se l’auto tenderà sempre e comunque, in questa modalità, a favorire l’uso dell’elettrico. Secondo me è meglio giocare da soli tra ibrido ed elettrico, in base alle proprie esigenze e necessità.

Kia XCeed PHEV

La Kia XCeed PHEV che abbiamo provato ha una potenza complessiva di 141CV, dati dal motore 1.6 GDI PHEV. Non quindi l’ibrida più potente sul mercato, ma abbastanza potente e soprattutto scattante (grazie all’elettrico) per non avere problemi di ripresa in salita o in autostrada, né di partenza in città o alle rotonde. È presente anche una modalità Sport, che cambia leggermente l’assetto dell’auto: il pulsante si trova appena sotto a quello che permette di scegliere la modalità di guida, e premendolo si noterà come, oltre a cambiare la grafica del cruscotto (che diventa rossa e mostra sempre la velocità), il motore sarà meno frenato, e con una semplice spintarella l’auto accelererà. Non ha neanche un impatto troppo decisivo sui consumi, mentre naturalmente la scelta della modalità sport fa sì che l’auto passi a privilegiare il motore termico rispetto a quello elettrico. Non ha neanche un impatto troppo decisivo sui consumi, anche se naturalmente è bene andare in Eco, anche in autostrada, per ottimizzarli.

Kia XCeed PHEV dispone di tutti i sistemi ADAS che, però, non sono inclusi nel prezzo ma in un pacchetto optional chiamato Advanced Driving Assistance, che costa 1500 euro e include:

  • Cruise Control adattivo con Stop&Go (sul cruscotto si vede la sigla SCC).
  • Guida Autonoma di II Livello
  • Riconoscimento dei limiti di velocità.
  • Sistema di assistenza alla franata con riconoscimento vetture, pedone e ciclisti.
  • Monitoraggio veicoli in avvicinamento durante la retromarcia.
  • Sensore di angolo cieco.

Avrei, onestamente, preferito che questi sistemi (magari non tutti) fossero di serie, soprattutto il sensore di angolo cieco e quello di monitoraggio veicoli in avvicinamento in retro, considerando le dimensioni ridotte del veicolo. Per il resto, comunque, la guidabilità è ottima, ci si diverte molto anche in elettrico e a giocare tra modalità ibrida, elettrica, Eco e Sport. L’impostazione è abbastanza sportiva, segno anche questo che è una vettura che vuole piacere soprattutto ai giovani (che lo siano solo dentro o anche fuori).

Kia XCeed PHEV: consumi e prezzi

Veniamo alla cosa che interessa maggiormente vetture di questo tipo: quanto consuma? Considerando che io l’ho usata molto in autostrada, i consumi sono naturalmente saliti. Però è vero che poi, ricaricandola e usandola solo in elettrico, si riesce a consumare poco o nulla, specie se si tende a usare l’auto tutta la settimana solo per brevi distanze (spesa, scuola, lavoro) e a riservare al weekend gite fuori porta o viaggi più o meno lunghi. Comunque, un pieno di benzina si questa Kia XCeed PHEV rimane sempre sotto i 40 euro, con una media tra i 25 e i 30 (dipende dal costo al litro della benzina). In generale, comunque, usandola solo in città io ho avuto medie segnalate tra i 2,5 e i 4,5 li ogni 100km, mentre in autostrada, con la batteria completamente scarica, sono arrivato intorno ai 6,3 l ogni 100 km, per una media totale di circa 5,8 l ogni 100km, che è abbastanza buono.

Kia XCeed PHEV

La ricarica della batteria elettrica dipende da dove avviene: alle colonnine pubbliche, le fast charge, non dovrebbe impiegarci più di tre ore, mentre la ricarica domestica dipende dall’impianto e da quanta potenza decidete di dare al caricatore (si può scegliere tra 8, 10 o 12 Ampere). Comunque, da completamente scarica al 100% ci mette 4,5/5 ore, dato buono: se si arriva a casa di sera, la si mette a caricare di notte e la mattina è già di nuovo pronta.

Kia XCeed PHEV

Kia XCeed PHEV è disponibile in un unico allestimento chiamato Hi Tech che comprende fari Full LED dinamici, cerchi in lega da 18’’, sistema di infotainment 21:9 con navigatore integrato e tutto quello che abbiamo visto. Il prezzo di partenza è di  37.750 euro, che non sono pochi in generale, ma sono tra i più bassi per la tipologia di veicolo, e a cui si possono sottrarre incentivi, rottamazione e sconti dei concessionari. Aggiungendo il pacchetto di assistenza alla guida (1500 euro) e la colorazione blu elettrica della nostra prova (700 euro), il prezzo arriva a 39.950 euro.

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