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Kei Car giapponesi: se arrivassero in Europa, sarebbe una rivoluzione

Le Kei Car giapponesi stanno guadagnando attenzione per le loro dimensioni ridotte, l'efficienza nei consumi e la praticità nella guida urbana. Il loro potenziale per la mobilità sostenibile in Europa.

Le Kei Car giapponesi stanno guadagnando attenzione per le loro dimensioni ridotte, l’efficienza nei consumi e la praticità nella guida urbana. Il loro potenziale per la mobilità sostenibile in Europa.

Molti di noi le conoscono per averle viste nei cartoni animati giapponesi: le Kei Car giapponesi sono quelle auto compatte ed alte, tipicamente quelle di Arale. Questi veicoli, caratterizzati da dimensioni ridotte e motorizzazioni efficienti, potrebbero essere la risposta alla crescente necessità di mobilità sostenibile nelle metropoli, anche in Europa.

La definizione di Kei Car

Nissan Sakura EV
Image: Nissan

Le Kei Car, letteralmente “auto leggere”, sono una categoria di automobili molto popolari in Giappone. Questi veicoli sono noti per le loro dimensioni compatte, generalmente non superano i 3,4 metri di lunghezza e i 1,48 metri di larghezza. Il motore ha una cilindrata massima di 660 cc, un dettaglio che contribuisce a ridurre i consumi di carburante e le emissioni di CO2.

Queste caratteristiche rendono le Kei Car estremamente maneggevoli e ideali per la guida in città. Nelle affollate strade urbane giapponesi, dove lo spazio è un bene prezioso, queste auto si sono affermate come una soluzione pratica per la mobilità quotidiana. Ma non è solo una questione di praticità. Le Kei Car sono anche più accessibili in termini di costi, sia per l’acquisto che per la manutenzione, e godono di vantaggi fiscali in Giappone.

E se arrivassero in Europa?

Mitsusbishi Super Height K-Wagon
Image: Mitsusbishi

L’interesse per le Kei Car sta crescendo anche al di fuori del Giappone, soprattutto in Europa, dove le città si stanno confrontando con problemi simili di congestione del traffico e inquinamento. In un contesto in cui si punta a ridurre l’impatto ambientale dei trasporti e a promuovere la mobilità sostenibile, le Kei Car offrono una prospettiva interessante.

L’adattamento di queste auto al mercato europeo presenta però difficoltà quasi insormontabili. A parte alcuni sporadici casi, come la Suzuki Wagon R o il Piaggio Porter / Daihatsu Hijet, è difficile riuscire ad importarle. Le normative europee in materia di sicurezza e emissioni sono diverse da quelle giapponesi, richiedono modifiche significative ai progetti originali. Inoltre, diciamo la verità, in un mondo che vuole auto sempre più grandi, la percezione del consumatore europeo riguardo alle auto di piccole dimensioni deve ancora evolversi.

suzuki wagon R
Image: Suzuki

Superati questi problemi, il potenziale delle Kei Car come soluzione per la mobilità urbana sostenibile in Europa è evidente. Le loro dimensioni ridotte, l’efficienza nei consumi e la minore impronta ecologica si allineano bene con le tendenze attuali e future del settore automobilistico.

Mentre le Kei Car hanno già plasmato il panorama urbano e parte di quello della cultura dell’auto in Giappone, il loro arrivo in Europa potrebbe davvero segnare un punto di svolta.

honda n-van elettrico
Image: Honda

 

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