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James May si è pentito e ha comprato un’altra Toyota Mirai per sfidare la Tesla Model S

James May ci riprova, con l'idrogeno!

Dopo aver venduto la precedente generazione in quanto “troppo difficile da utilizzare”, James May ci riprova e compra una nuova Toyota Mirai, l’elettrica ad idrogeno del marchio giapponese in effetti migliorata in tutti gli aspetti, e che per lui certamente rappresenta una nuova sfida. Viene da chiedersi se sul canale YouTube Drive Tribe, che condivide coi colleghi Jeremy Clarkson e Richard Hammond, pubblicherà una sfida Mirai-Tesla Model S 2.0, dopo che circa un anno fa aveva fatto la stessa cosa con la vecchia generazione.

Un modo tutto suo, nel suo stile, per spiegare ai fan e agli appassionati le differenze tra le tecnologie di elettrico: le BEV, “Battery Electric Vehicle” che sono le più diffuse; e le FCEV, “Fuel Cell Electric Vehicle”, che appunto sfruttano l’idrogeno.

La vecchia sfida tra Mirai e Model S

Quando confrontò Model S con Mirai, May parlò a lungo e in modo esaustivo dei pro e dei contro sia dell’elettrico a batteria che di quello alimentato a idrogeno, dicendo che una delle due tecnologie rappresenta il futuro ma senza sapere quale. Adesso siamo portati a pensare che sarà l’elettrico a batteria ad essere il futuro, visti gli investimenti e il numero sempre maggiore di modelli; ma non è da escludere l’idrogeno, che almeno nella teoria risolve i principali problemi delle elettriche convenzionali, come l’autonomia, i tempi di ricarica, la dipendenza dalle colonnine e dalla rete domestica.

Toyota Mirai idrogeno 2020

Lo stesso May era entusiasta della sua Mirai: l’elettrico della Model S, infatti, ricarica con un’energia che non è ben noto se venga sempre da una fonte rinnovabile, cosa che vanifica lo scopo di sostenibilità a cui si associano di solito queste vetture. May decantava la “convenzionalità” dell’idrogeno, perché la Mirai fa rifornimento andando a un distributore, in pochi minuti esattamente come su benzina, diesel GPL metano, e con il problema vero, attualmente, della mancanza delle infrastrutture e soprattutto dell’enorme dispendio energetico che serve, sia per produrlo che per trasportarlo.

Tornando a May, aveva detto che avrebbe sostituito la sua vecchia Toyota Mirai con “qualcosa di più interessante”, che inaspettatamente è stata la nuova generazione. Una vettura per il cui acquisto si è detto molto contento, in elegante nero a contrasto con il blu della Model S. Subito dopo averla svelata, si è messo al volante con la fotografa Lucy per le strade di Londra, per ottenere nuovi scatti, ma essendo il tempo non favorevole, se ne sono andati tutti al pub.

Siamo ancora in attesa, quindi, di vedere May veramente al volante della Mirai, e del nuovo confronto con la Model S. Certo è che “Captain Slow” ormai si è ben affezionato alle vetture con alimentazione alternativa!

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