James May, il conduttore di The Grand Tour, Our Man in Japan e Oh Cook!, ha di recente condiviso un momento della sua esperienza durante le riprese dello speciale di The Grand Tour in Madagascar, che uscirà il 18 dicembre con il titolo di “A Massive Hunt”. May, che ha naturalmente partecipato all’esperienza insieme ai suoi inseparabili compagni, Richard Hammond e Jeremy Clarkson, ha però ricordato un momento per lui particolarmente straziante.
Durante le riprese, infatti, lui, Hammond, Clarkson e la troupe hanno visto una donna camminare in un piccolo villaggio con dei ceppi di legno a legarle i polsi. May ha chiesto subito spiegazioni, ma gli è stato risposto che nessuno poteva dar loro un contesto sui motivi per cui quella donna è stata costretta a subire quell’umiliazione con metodi che ricordano tanto quelli dell’Europa Medievale (in Regno Unito è stato usato fino al XVIII secolo).
James May, che ha raccontato l’episodio, ha detto che è in Madagascar non ha visto nulla di scioccante, se non questo. Una vicenda che lui stesso definisce inquietante, proprio per il senso di impotenza dovuto sia all’impossibilità di agire, sia anche perché nessuno sapeva spiegare loro che cosa fosse.
Secondo May, non era né un’acrobazia né un rituale festivo e/o religioso: sembrava infatti che la donna fosse stata sottoposta a una pubblica umiliazione. Per un europeo del XXI secolo, in effetti, questa vista può essere straziante, considerando quanto è stato fatto alle nostre latitudini per arrivare a una società civile.
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