auto elettrica ricarica

Gli italiani non vogliono le auto elettriche ma le ibride, benzina e diesel.

La propensione all'acquisto di un'auto elettrica si è dimezzata in un anno.

Che in Italia non sia mai sbocciato l’amore per le auto elettriche è un dato di fatto, certificato sia dai dati di vendita mensili, sia da una nuova ricerca presentata all’Automotive Dealer Day 2020 realizzata su un campione rappresentativo di oltre 3400 persone. Ebbene, emerge che tra i consumatori italiani solo il 37% prenderebbero in considerazione l’acquisto di auto elettriche, numero che crolla al 23% se si restringe l’orizzonte temporale ai prossimi 6 mesi.

Il dato che fa riflettere è che lo scorso anno era doppio il numero degli automobilisti guardare con interesse alle e-car (63%). La ricerca di Quintegia rivela la cosiddetta “controrivoluzione” delle alimentazioni tradizionali, in recupero a spese dell’elettrico. Se infatti le auto ibride rimangono al centro dei desideri per circa 3 italiani su 4, la classifica 2020 vede la riscossa di benzina e diesel. In particolare aumenta al 67% quanti sceglierebbero la benzina contro il 56% del 2019, mentre il diesel balza al terzo posto, facendo precipitare l’elettrico dal secondo al quarto posto delle alimentazioni desiderate.

Ovviamente a sfavorire l’auto elettrica c’è un prezzo ancora troppo alto, sia rispetto all’autonomia, sia ai tempi di ricarica, considerando anche il recente aumento tariffario per la ricarica pubblica rapida. Inoltre, in una situazione di incertezza il consumatore ha bisogno di punti fermi, che si traducono anche nel ritorno di interesse per le alimentazioni tradizionali. Una via di mezzo tra elettrico e tradizionale è l’ibrido, che rappresenta quindi la soluzione ideale, il punto di incontro tra l’affidabile, l’innovativo e il praticabile, anche dal punto di vista economico.

 

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