La sperimentazione dell’IT Wallet pubblico è ormai alle porte. Questo portafoglio digitale permetterà di integrare la patente di guida, la tessera sanitaria e la carta europea della disabilità in formato digitale, rendendoli validi come i rispettivi documenti fisici. I primi test prenderanno avvio tra qualche settimana.
Vediamo insieme come funziona e quali sono le caratteristiche dell’IT Wallet.
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Come funziona l’IT Wallet?
A ottobre, dopo la conclusione della sperimentazione condotta dal Dipartimento per la trasformazione digitale della Presidenza del Consiglio dei Ministri, l’IT Wallet pubblico sarà disponibile per tutti i cittadini italiani.
Sarà possibile scaricare l’app IO oppure, per chi già la possiede, attivare la funzionalità IT Wallet. L’attivazione potrà avvenire sia tramite Carta d’identità elettronica (CIE) sia tramite SPID, permettendo di avere le versioni digitali dei documenti direttamente sul proprio cellulare. Questi documenti potranno essere esibiti ove necessario, sostituendo i documenti fisici. È attesa una circolare applicativa del Ministero dell’Interno che chiarirà le modalità di controllo della patente in versione digitale su strada.
Il percorso proseguirà a gennaio 2025 con il lancio dell’intero ecosistema dell’IT Wallet, composto dal Wallet pubblico e da wallet forniti da provider privati. Nel 2026, l’introduzione dell’Eudi Wallet segnerà il passo successivo, creando un’architettura comune che permetterà ai portafogli digitali dei vari Paesi di comunicare tra loro. Solo allora le versioni digitali dei documenti contenuti nei portafogli nazionali avranno piena validità in tutta l’Unione Europea.
Validità legale dei documenti digitali
Come accennato, i documenti digitali contenuti nell’IT Wallet, come patente di guida, tessera sanitaria e carta europea della disabilità, avranno la stessa validità legale dei documenti fisici a partire da ottobre 2024, quando il portafoglio digitale sarà reso disponibile a tutti i cittadini.
La normativa prevede che il documento informatico soddisfi il requisito della forma scritta e abbia l’efficacia probatoria prevista dall’articolo 2702 del Codice Civile, a condizione che sia formato nel rispetto delle regole tecniche che garantiscono la sua integrità e immodificabilità.
Il valore probatorio del documento informatico è liberamente valutabile in giudizio, tenendo conto delle sue caratteristiche oggettive di qualità, sicurezza, integrità e immodificabilità. La validità legale dei documenti digitali è subordinata al rispetto delle relative regole tecniche di produzione e conservazione, che devono garantirne autenticità, integrità, affidabilità, leggibilità e reperibilità nel tempo.
Come viene garantita l’integrità di un documento firmato digitalmente?
L’integrità di un documento firmato digitalmente è garantita tramite chiavi asimmetriche, algoritmi crittografici e certificati digitali. La chiave privata genera la firma, mentre la chiave pubblica verifica l’autenticità.
La firma digitale assicura che il documento non sia stato modificato e include un valore hash per la verifica. Il non ripudio impedisce al firmatario di negare la firma. La firma è associata a un certificato digitale, che deve essere valido e non revocato. La verifica include il controllo della firma e del certificato. Queste tecniche rendono i documenti digitali equivalenti a quelli firmati con firma autografa.
Quanto costerà ottenere un IT Wallet?
L’IT Wallet pubblico sarà gratuito per i cittadini italiani, con costi sostenuti dallo Stato pari a 102 milioni di euro l’anno dal 2024 al 2026. I cittadini che non partecipano al campione sperimentale iniziale potranno accedere gratuitamente all’IT Wallet a partire da ottobre 2024.
Il progetto, interamente finanziato dallo Stato, permetterà ai cittadini di conservare i propri documenti in formato elettronico senza alcun onere.