Presentata in conferenza stampa a Milano, la Isotta Fraschini Tipo 6 è la prima vettura della rinata casa automobilistica sportiva milanese, una hypercar ad altissime prestazioni che nasce prima per le piste, e poi per le strade, e con la quale la nuova società ha intenzione di debuttare a Monza a luglio 2023.
Dalle due versioni per i circuiti, la Competizione e la Pista per i clienti privati, nel 2026 arriverà anche la versione stradale, hypercar di lusso con listino a partire da oltre 2 milioni e mezzo di euro.
Isotta Fraschini riparte dal motorsport
Il ritorno del marchio milanese, però, comincia dalla Isotta Fraschini Tipo 6 LMH competizione, nata per competere nelle gare del mondiale Endurance. Nasce, così come rinasce il marchio, su volontà di grandi nomi del motorsport. A partire dal Presidente di Isotta Fraschini, Alessandro Fassina, in passato protagonista del rally con il titolo di campione italiano nel 1990 con la Ford Sierra Cosworth e campione del mondo 1993 con una Mazda GT-R; dopo il motorsport, la lunga carriera imprenditoriale del Gruppo Fassina (immobiliare) e di Fassina Automotive.
Amministratore Delegato è Enzo Panacci, pilota di rally nei suoi anni giovanili ed ex AD di Nolan, l’azienda italiana tra le più note nei caschi per motociclisti. E infine Claudio Berro come Responsabile del Motorsport, dei tre quello con il periodo più lungo nelle competizioni, tra rally, formula 1, ma anche Maserati Corse, Motorsport Fiat, e attività corse di Abarth.
La Isotta Fraschini Tipo 6 LMH Competizione
Come detto, si riparte dal motorsport con la Tipo 6 LMH Competizione. Per la sua realizzazione, IF si è affidata alla Michelotto Engineering di Giuliano Michelotto, altro grande nome per quanto riguarda la produzione di automobili da competizione, di serie ed elaborate, e dal 1973 Service Ferrari. SignumStile, studio milanese giovane tanto nella fondazione quanto nei fondatori: il più grande, Michele Leonello, ha poco più di 40 anni ed è il Chief Designer. CEO è Edoardo Franchini, classe 1985, emntre Senior Designer è Pau Hernández Brañas che di anni ne ha 30.
Lo studio ha lavorato per realizzare la livrea della Isotta Fraschini Tipo 6 Competizione puntando su heritage, dinamicità e semplicità. La vettura ha infatti linee pulite e sinuose che avvolgono la carrozzeria per esaltarne la velocità, con forme moderne che si omologano alle competizioni attuali ma i colori iconici che omaggiano la lunga storia dell’azienda milanese, nata nel 1900 a Milano.
Moderna perché ibrida: la trazione integrale è data da un motore elettrico anteriore, e al posteriore da un motore 3 litri a iniezione diretta V6 di 90° turbocompresso, in posizione centrale. Questo propulsore è frutto della collaborazione tra la Michelotto Engineering e la tedesca HWA, ma la progettazione e la proprietà intellettuale è tutta di IF. La potenza massima è limitata a 700 CV, a cui si aggiungono gli ulteriori 270 del motore elettrico. Il tutto con un peso di 1000 kg.
L’aerodinamica invece è stata sviluppata nella galleria del vento della Williams, in Gran Bretagna. Il telaio, progettato internamente da IF, è prodotto insieme alla carrozzeria dall’azienda italiana ARS Tefhnologies. Ci sono poi freni Brembo, sistema di raffreddamento PWR, sospensioni doppio braccio oscillante a barre di torsione Multimatic, cambio sequenziale trasversale a 7 velocità Xtrac, sistema batteria della Williams, trasmissione Pankl ed elettronica Bosch.
Isotta Fraschini Tipo 6 Pista
Gemella della Competizione è la Pista, destinata ai clienti privati che se la vogliono “semplicemente” godere in circuito con assistenza diretta di IF. La potenza è leggermente superiore: il motore V6 turbocompresso, sempre posteriore in posizione centrale, arriva a 750 CV sempre abbinato al motore elettrico da 270 CV, per superare i 1000 CV di potenza. Il peso è ridotto, meno di 1000 kg perché la Pista non deve seguire i regolamenti del WEC, il mondiale Endurance.
Inoltre, i proprietari della hypercar meneghina potranno contare sulla presenza di un pilota professionista come istruttore, revisioni ordinarie e straordinarie, deposito vettura in fabbrica e spostamenti da questa alla pista e viceversa. Il prezzo è di 2.750.000 € più tasse.
E alla fine arriva la Tipo 6 Strada
Ultima del trio è la Isotta Fraschini Tipo 6 Strada, che mantiene lo stesso spirito delle due versioni da pista ma con modifiche relative a carrozzeria, altezza da terra e peso per omologarsi a un uso non esclusivo sui circuiti. Perde, per esempio, il grande alettone posteriore, e le forme si fanno più morbide. Guadagna poi fari full LED dalla interessante firma luminosa, almeno da quello che si vede nel rendering, e possibilità di personalizzazione senza eguali.
In passato le Isotta Fraschini erano famose per avere la possibilità di costruirsele personalmente, letteralmente “attorno al motore”. In questo caso, la personalizzazione può limitarsi solo alle colorazioni o alle finiture interne, fino a soluzioni più estreme, quasi come in passato.
Le prestazioni rimangono simili alle due versioni da circuito, perché il comparto tecnico sotto la carrozzeria è il medesimo, nonostante un peso inevitabilmente maggiore. Anche in questo caso il prezzo parte da 2.750.000 € più tasse, che salirà in base al grado di personalizzazione richiesto.
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