Notizia shock quella che vede ribaltati tutti i luoghi comuni sull’inquinamento dell’aria nel nord Italia, che è in calo costante da 20 anni. Dati scientifici e non chiacchiere, raccolti degli scienziati del programma europeo Prepair sulla qualità dell’aria nell’Italia del Nord e in Slovenia.
Il dato oggettivo è che c’è un costante miglioramento della qualità dell’aria nel Nord Italia. Come racconta Il Sole 24 Ore, è praticamente sparita l’anidride solforosa che fino agli anni ’90 provocava la tristemente nota “pioggia acida” mentre scendono costantemente gli ossidi di azoto, ammoniaca, e le polveri fini, basse almeno finché non arriva la sabbia del Sahara.
Bene, come si è arrivati a questo risultato? Siamo fortunati perché l’economia va male (!!!) e le grandi industrie hanno deciso di traslocare, delocalizzando gli impianti in altri Paesi: fine delle ciminiere che buttavano nell’atmosfera fumi di ogni genere. Dal punto di vista legislativo e tecnico, una bella mano lo ha dato lo stop alle caldaie a carbone e a gasolio, che ammorbavano l’aria invernale. Le automobili inquinano dieci volte meno che vent’anni fa.
Ovviamente non è sufficiente per cantare vittoria. La Pianura Padana è una delle zone più densamente abitata in Europa, è circondata dalle Alpi e l’aria non circola come nel resto del continente. Tutto questo alla UE non importa nulla quando c’è da fissare obiettivi e a multare i poveretti che ci abitano perché inquinano troppo. Ma tranquilli, tutto cambierà quando saremo definitivamente obbligati a circolare con le auto elettriche. Sempre che nel frattempo qualcuno si accorgerà che l’inquinamento deriva da altri fattori…
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