Incidente diretta Facebook: tre parole che non devono stare una affianco all’altra. Non si può fare una diretta Facebook mentre si è alla guida della propria automobile. La probabilità di fare un incidente è elevatissima. E purtroppo a farne le spese sono sempre più spesso delle vittime innocenti. Quello che è accaduto è imperdonalibile.
E’ successo il 12 luglio scorso, il 34enne Fabio Provenzano, era alla guida della sua auto e pochi istanti prima dello schianto, nei pressi di Alcamo, nel Trapanese, aveva postato un video su Facebook. A seguito dello schianto ha perso la vita Francesco, il primogenito di 13 anni. Il secondo figlio di 9 anni, che erano ricoverato dal 12 luglio, è deceduto ieri.
Il 34enne, è tuttora ricoverato in coma e ieri le analisi del sangue hanno confermato la positività alla cocaina. Dunque si era drogato e poi sulla Palermo-Mazara del Vallo si era lanciato in una corsa folle con la sua BMW 320, riprendendosi con il proprio smartphone e poi finendo fuori dalla carreggiata, provocando la morte istantanea del figlio più grande. Dopo l’incidente è esplosa la polemica su Facebook. Il video, che riprende gli ultimi istanti della folle corsa, è stato rimosso e acquisito dalla Procura che sta indagando.
Un “Incidente diretta Facebook!“. Non avremmo voluto trattare questi temi su Quotidiano Motori, ma lo abbiamo fatto proprio perché vogliano sensibilizzare al massimo l’opinione pubblica in previsione dell’esodo estivo 2019.
Incidenti stradali, prime cause: distrazione, mancata precedenza e velocità elevata
Distrazione, mancato rispetto della precedenza o del semaforo, velocità troppo elevata si confermano tra le prime tre cause di incidenti nel 2018 per un totale del 41% del totale.
Tra le altre cause più rilevanti: distanza di sicurezza (20.443), manovra irregolare (15.192), comportamento scorretto verso il pedone (7.243) o del pedone (7.021), presenza di buche o ostacoli accidentali (6.753): rispettivamente il 9,2%, il 6,9%, il 3,3%, il 3,2% e il 3,1% del totale.
Sulle strade urbane la prima causa di incidente è il mancato rispetto di precedenza o semafori (17%), seguito dalla guida distratta (14,9%. Sulle strade extraurbane la guida distratta (20,1%), velocità troppo elevata (14%) e mancata distanza di sicurezza (13,8%).
Violazioni principali: velocità, segnaletica, cinture di sicurezza/seggiolini e uso del cellulare
Nel 2018 le sanzioni per le violazioni al Codice della Strada si sono ridotte complessivamente del -4,4%. Tra le cause principali, oltre al superamento dei limiti di velocità, vedono ai primi posti l’inosservanza del rispetto della segnaletica (-6,6%), seguita da mancato uso delle cinture di sicurezza e dei sistemi di ritenuta dei bambini (-0,03%) e uso improprio del cellulare alla guida (-6,1%).
Agosto mese più pericoloso
I mesi estivi si confermano il periodo con il maggior numero di incidenti e vittime. Agosto è il mese più pericoloso per il numero di incidenti gravi in tutti gli ambiti stradali. Giugno e luglio quelli con più incidenti nel complesso. Gennaio e Febbraio, viceversa, i mesi con il minor numero di incidenti, Febbraio anche con il minor numero di morti. Di notte (tra le 22 e le 6 del mattino) e nelle ore di buio aumentano sia l’indice di mortalità che quello di lesività.
foto | ilmessaggero