IM L7 è la prima vettura di IM Motors, joint venture tra SAIC Motors, Alibaba e Zhangjiang Hi-Tech fondata appena 18 mesi fa e già pronta per le consegne ai clienti. Parte con due punti forti: il primo è un design che per quanto non propriamente originale, soprattutto al posteriore, è in grado di farsi notare e apprezzare; il secondo è che non è un SUV, ma una filante berlina elettrica ad alte prestazioni.
Al momento commercializzata solo in Cina, si pone come la rivale in casa di Nio ET7, ma se venisse in Europa potrebbe anche tenere testa a Tesla e Lucid Air.
IM L7: finalmente un bel design!
Il nome non è dei migliori, ma la IM L7 si fa perdonare con il design. Gli studiosi del greco apprezzeranno le luci LED anteriori a forma di Sigma maiuscola dell’alfabeto greco (∑), molto scenografici e capaci di essere la prima cosa ad attirare l’attenzione. Una forma inedita, che difficilmente può essere confusa con qualcos’altro. Di profilo, la vettura si presenta scolpita con una linea tesa che si unisce ai fari posteriori, che rende l’estetica leggera, dinamica, e poco pesante.
Il posteriore vede gruppi ottici a LED sottili e costituenti una linea unica, che ricordano un po’ il design delle ultime Aston Martin, ma comunque molto riusciti e d’impatto, capaci di dare alla IM L7 tanta grinta. Una chicca è che le luci diurne sono “multimilionarie di pixel”, capaci quindi di trasmettere immagini non a colori sulle pareti come avviene anche su vetture come Audi e-tron.
Gli interni sono altrettanto curati: la plancia è rivestita in pelle, e contiene un unico pannello digitale da ben 39 pollici, diviso in cluster da 26 e un altro schermo da 13. Tutti e due si possono abbassare con un semplice tocco, o quando si attiva la Race Mode. È poi presente un terzo display touch AMOLED da 12,8 pollici, che funge da centro di controllo della maggior parte delle funzioni.
I sedili sono in pelle bavarese, con superfici superiori rivestite in microfibra in grado di garantire un’atmosfera di pregio. Peccato solo che tutti i pulsanti siano touch, e quindi poco pratici.
È molto veloce
La IM L7 si pone come un’elettrica sportiva. Ha una potenza totale di 530 CV dati da due motori elettrici rispettivamente da 235 e 335 CV, paragonabile quindi a Tesla Model 3 e BMW i4 M50, e 725 N/m di coppia per un’accelerazione 0-100 in 3,87 secondi, vicina ai 3,8 della Nio ET7.
Queste prestazioni si raggiungono con la modalità Sport, l’ultima delle tre modalità di guida che includono anche Comfort e Daily per la guida di tutti i giorni, e che sono gestite dal sistema CDC (Continuous Damping Control). La batteria è da 93 kWh e offre 615 km di autonomia su ciclo NEDC. La vettura supporta ricarica wireless fino a 11 kWh, per quanto nemmeno in Cina ci siano tanti pad di ricarica in giro.
Lato tecnico, la IM L7 gode di sospensioni i lega d’alluminio a quattro ruote sterzanti, con ruote posteriori che girano in direzioni opposte rispetto all’anteriore per aumentare la maneggevolezza, tanto che in IM la definiscono simile a un serpente. L’auto elettrica gode poi di distribuzione dei pesi 50:50, e di pneumatici Pirelli P-Zero Custom, larghi 245 mm all’anteriore e 275 mm al posteriore. I freni sono dei Brembo a tutto tondo, pensati per frenate brusche e rapide, appunto da gara tanto che la frenata 100.0 arriva a 32,69 metri.
Come un PC gaming
IM L7 è alimentata da un processore Nvidia Jetson Xavier, per un complesso ADAS composto di 12 sensori a ultrasuoni, 11 telecamere HD, cinque radar a onde millimetriche, due unità di posizionamento e due unità LiDAR, per una guida autonoma di livello 3.
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