Ce l’avevano anticipata la scorsa estate, in occasione della presentazione di i20 N e del resto della gamma. Ora abbiamo messo le mani per qualche giorno sul volante della nuova Hyundai Kona N. L’ultima di questa gamma ormai piuttosto estesa: ecco com’è andata.
Hyundai Kona N: me la consigli?
Sembra paradossale, ma la Hyundai Kona N è la mia preferita insieme a Kona Electric, che è l’esatto opposto. Anche qui, però, ho trovato alcuni elementi molto apprezzabili: una coppia diretta, lo spazio di bordo, la tecnologia. Qui però si aggiunge un’estetica decisamente riuscita, più aggressiva ed estrema, massima espressione della nuova filosofia stilistica del marchio. Ma soprattutto si aggiunge l’altra faccia del divertimento alla guida, quella di un motore termico brillante, capace di garantire consumi buoni e tirare fuori tanta grinta. Il vero valore aggiunto è però il cambio: nulla saprà mai replicare lo stesso piacere di un sequenziale così ben fatto come questo. Per cui sì, te la consiglio se cerchi una sportiva piccola, con estetica “da SUV“, guida filante e anche un bel po’ di spazio a bordo.
[pro-contro]
Hyundai Kona N: “non è l’ennesima Kona”
Posso dire di aver provato tutta la gamma, da quando il modello è stato rinnovato: Kona 48 Volt con cambio manuale; Kona 48 Volt con cambio automatico; Kona Hybrid; Kona Electric. E, ora, Hyundai Kona N. Questa, però, è un’auto tutta diversa. A cominciare dall’estetica, che evolve la linea già sportiva della Kona N-Line disponibile per la 48 Volt, con un aspetto cattivissimo e squisitamente tamarro.
Vistosa è poi la tinta rossa “Ignite Frame“, di serie sulla vettura, e che tra l’altro ben si intona con le altrettanto vistose pinze dei freni, a contrasto con gli splendidi cerchi in lega bruniti da 19 pollici, dalle razze molto sottili. Ammetto però che io ho un debole per il grigio scuro “Dark Knight“, e anche per il colore di lancio “Performance Blue”, entrambi praticamente gli unici optional (costano 700 euro) in un’automobile che per il resto ha tutto di serie.
Ad aumentare il contrasto e la sportività anche la grande griglia introdotta con l’aggiornamento estetico della Kona, che ha portato sul modello il muscoloso corso stilistico “Sensous Sportiness”, e che qui è nera e a nido d’ape. Obbligatoria, naturalmente, la “N” sulla sinistra, che appare anche al centro dei cerchi al posto del logo Hyundai, e al posteriore. I parafanghi sono poi bombati, i paraurti e i minigonne ribassati, mentre inedito è il grosso spoiler posteriore con l’altrettanto inedito Stop centrale di forma triangolare. Come non notare il doppio grande scarico, il cui sound quando la vettura è al massimo delle sue prestazioni ti fa proprio esclamare “Musica per le mie orecchie!”. E lo dico da proprietario di una vettura completamente elettrica.
Meno evidenti le personalizzazioni degli interni che, comunque, ci sono. A cominciare dallo sterzo, sempre a tre razze ma quella inferiore è più stretta ed è brunita, rispetto alle altre Kona, e dispone di due tasti dedicati che attivano rispettivamente la modalità sport e la modalità N, oltre che al tasto rosso NGS. I sedili sono più rigidi, in vellutino e molto contenitivi, ma fortunatamente non hanno il poggiatesta integrato, cosicché individui di ogni statura possano regolarsi a piacimento. Encomiabile poi la presenza del freno a mano meccanico, in quanto strizza l’occhio agli amanti delle derapate – sempre che siano fatte al sicuro e dove consentito. L’abitabilità è tipicamente Kona: una vettura sorprendentemente spaziosa, nonostante le dimensioni da compatta, che privilegia la comodità a bordo, anche al posteriore, rispetto alla capacità del bagagliaio, che parte da 361 litri.
Sempre di una Hyundai si tratta e, quindi, la tecnologia non viene meno. Dietro il volante il cluster digitale da 10,25 pollici, ben “infossato” in modo da essere sempre visibile, e con una buona risoluzione. La grafica cambia a seconda delle modalità, arrivando a quella inedita (in foto) propria della modalità N. Al centro il display touch da 10,25 pollici, purtroppo non integrato nella plancia e con rivestimento in nero lucido che secondo me stona con il resto della plancia, perfettamente opaca, e inoltre attira le ditate: comunque, c’è l’ultima versione di Hyundai BlueLink, che è in generale buono ma manca la compatibilità wireless con Apple CarPlay e Android Auto. Bella invece la leva del cambio, di fianco alla quale ci sono diversi tasti tra cui anche quello per il Drive-Terrain Mode. Completa la dotazione la vasca per contenere lo Smartphone, con ricarica wireless. A livello di connettività, non cambia nulla rispetto alle altre Kona.
Una vera “hot hatch”
La Hyundai Kona N è quella vettura con la giusta dose di gusto tamarro, a un prezzo comunque abbastanza accessibile (anche se questo è molto relativo). Ad ogni modo, è una vettura “alla Need For Speed“, e in effetti non mi dispiacerebbe trovarla, e sceglierla, in qualche futuro capitolo di questa lunghissima saga videoludica. Una “hot hatch“, come vengono chiamate, che si pone in uno strano limbo: a livello di dimensioni potrebbe rivaleggiare, ad esempio, con la Ford Puma ST, ma le prestazioni sono paragonabili a quelle di una Focus ST, da me provata in più occasioni e anch’essa con motore da 280 CV. È, insomma, letteralmente un unicum, e mi piace anche per questo.
Potrei stare qui a scrivere delle diverse modalità di guida, dalla Eco alla Sport fino alla più potente N, che sprigiona tutta la potenza. Ma la verità, è che la Hyundai Kona N è un’auto piacevole e, anzi, divertente da guidare comunque la si configuri. Non sente minimamente la sua configurazione “da SUV”, perché anzi la presenza su strada è tanta, e alle alte velocità, e nelle curve prese in modo allegro, si mantiene stabile come mai mi sarei aspettato. Già nella modalità più tranquilla, la Eco, quella che mi ha consentito una media di consumi anche di 10 km con un litro, è già molto scattante, e ci si diverte a lasciarla fare da sola, con la silenziosità, ma al contempo la ripresa, che servono in città. Unica cosa “negativa”, lo Start & Stop: non è il più reattivo, e inoltre ha un comportamento più brusco.
La maggior parte del tempo, con buona pace del tuo portafogli, ti ritrovi a guidarla con la N-Mode, magari nella variante Custom, e a mettere il cambio in manuale per usare le palette metalliche dietro al volante, che apprezzo essere “mobili” come lo sterzo. Qui spegni anche la radio (non serve), e ti metti nell’ottica di assaporare non solo il motore, ma anche e soprattutto il cambio DCT a 8 rapporti, con la sua fluidità che, almeno, secondo me, non ha eguali. O meglio, c’è chi fa di meglio: la Hyundai i30 N, che ovviamente “vince” per il suo assetto più basso. Certamente, con una guida così e il piede costantemente premuto, devi frenarti per rimanere entro i limiti, e i consumi si fanno importanti. Da appassionato, però, è un sacrificio che sono disposto a fare, pur di portare la Hyundai Kona N sui più bei tornanti che il nostro Paese ci offre, e non solo: in queste stradine, infatti, lei dà proprio il meglio di sé.
Niente elettrificazione, quindi, per questa vettura, che rimane una delle poche ad avere un motore termico puro. E, forse, per lei è meglio così.
I prezzi
Hyundai Kona N è venduta nell’unico allestimento Performance, che ha tutto di serie, a 42.500 euro, a cui eventualmente aggiungere i 700 euro delle tinte optional.
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