Hongqi ha creato un robot autonomo che ricarica le elettriche

Hongqi ha presentato un robot che ricarica autonomamente le vetture parcheggiate ovviando al problema dell'occupazione di colonnine

L’istituto di ricerca e sviluppo dell’azienda cinese Hongqi ha realizzato il prototipo di un robot autonomo che nasce per ricaricare i veicoli elettrici usando il suo braccio.

Il dispositivo ha un laser integrato e degli infrarossi per rilevare ed evadere gli ostacoli.

Come funziona il robot di Hongqi

Hongqi inizia a lavorare dopo aver ricevuto l’ordine di ricaricare un’auto. È lui da solo che pianifica il suo percorso, apre lo sportellino di ricarica del veicolo e collega il connettore alla presa di ricarica del veicolo.  Una volta che l’auto si è caricata, lui torna da solo nella sua posizione di parcheggio, o per ricaricarsi o rimanendo in standby.

Hongqi non è la prima. Anche Xiaomi ad agosto ha presentato un robot di ricarica autonomo e funzionate, una piccola macchina con connettore di ricarica a braccio che rifornisce da solo un’auto quando è parcheggiata, senza alcun intervento. Nel 2020, invece, Volkswagen presentò Mobiler Laderoboter, il suo robot di ricarica in grado di lavorare in luoghi chiusi come i parcheggi sotterranei. Quando è in standby, al robot deve pervenire una richiesta di ricarica tramite un’app dedicata sullo smartphone, in seguito alla quale attiva il suo braccio e lo collega alla presa di ricarica del veicolo.

Tuttavia, Hongqi punta più in alto. Ha infatti dichiarato che in futuro il suo robot, già considerato una soluzione efficace per la ricarica, disporrà anche di CC (corrente continua) a bassa potenza e alta potenza, ricarica wireless e altre tecnologie per migliorare la sua linea di prodotti e fornire soluzioni alternative ai suoi clienti.

Il robot nasce infatti per ovviare al problema del numero basso di parcheggi con colonnine nelle città: i robot sarebbero liberi nei loro movimenti, soprattutto nei parcheggi pubblici, e potrebbero ottimizzare i tempi senza installare altre colonnine, e senza che siano i proprietari di auto elettriche a scollegare il connettore, andando a risolvere anche il problema dell’occupazione della stazione di ricarica dopo il suo completamento.

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