Con un mese in anticipo dall’inizio del nuovo Japan Mobility Show, come ora viene chiamato il Salone di Tokyo, è stata presentata la Honda Sustain-C, e un’altra serie di concept car di veicoli elettrici di tutti i tipi del marchio giapponese, che da quando ha lanciato la e:Ny1 ha delineato una nuova direzione, quantomeno in Europa.
Sembra l’erede della Honda e, che in realtà, nonostante il bel design, non ha avuto molto successo a causa di un prezzo elevato in rapporto all’autonomia e al tipo di auto: appena 10.000 esemplari venduti dal lancio. Ma come annunciato da Honda stessa, la piccola elettrica non avrà un’erede, e il marchio ora vuole concentrarsi su veicoli a batteria il più possibile abbordabili e di piccole dimensioni.
Honda Sustaina-C e le altre
Non è chiaro in realtà se la Sustaina-C avrà una versione di serie, o se invece è “solo” una dichiarazione d’intenti. E non sappiamo neanche se sorge su una versione aggiornata della stessa architettura della E, o se sarà qualcosa di completamente nuovo.
Da un lato, infatti, porta avanti lo stile vintage della Honda e, ma con qualche novità. Per esempio, i pannelli della carrozzeria sono in resina acrilica riciclata, e i paraurti neri si sviluppano direttamente dalle protezioni di passaruota. L’obiettivo è dimostrare una vera sostenibilità dei veicoli elettrici, con l’uso di economia circolare e quindi pieno riutilizzo delle risorse.
E anche per creare un’ecosistema. Insieme alla Sustaina-C, infatti, debutta il concept di un monopattino elettrico evoluto, chiamato Pocket, sempre in rosso, nero e bianco, sempre con pannelli in resina riciclata. E poi c’è lo scooter elettrico SC e: concept, con due pacchi batteria intercambiabili chiamati Honda Mobile Power Pack, che secondo Honda permetteranno ai proprietari di superare i limiti di tempo quando non avranno modo di ricaricarli. Insomma, uno swapping battery secondo Honda, sull’onda soprattutto dei cinesi.
Ancora, Honda CI-MEV, veicolo a corto raggio e a due posti pensato per aiutare chi non vive vicino alle fermate dei mezzi pubblici e per coloro con problemi di mobilità fisica. Un veicolo in realtà squisitamente giapponesi, perché è pensato anche per essere utilizzato nelle piccole città nipponiche collinari e montuose, dove sono grandi persino le celebri kei-car. Una risposta di Honda al trio Fiat Topolino–Citroën Ami–Opel Rocks-e, che infatti oltre a Milano e Roma sono molto usate, per esempio, nei piccoli paesi della Sicilia e nei servizi degli hotel.
A parte nomi e foto, Honda non ha dichiarato nient’altro: sapremo di più sui dettagli di questi prototipi a fine ottobre, in occasione del Salone di Tokyo.
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