Honda e Nissan, due colossi dell’industria automobilistica giapponese, stanno esplorando la possibilità di una fusione sotto una holding unica, che potrebbe coinvolgere anche Mitsubishi, come prospettato dall’ex CEO latitante Ghosn. L’idea nasce dalla crescente pressione competitiva di aziende come Tesla e BYD, dominanti nel mercato dei veicoli elettrici.
Se Honda e Nissan hanno già firmato un accordo nei mesi scorsi, secondo quanto riportato da Nikkei Asia entrambe le aziende hanno confermato i colloqui imminenti, pur precisando che al momento non è stata presa alcuna decisione definitiva.
Concorreza di Tesla, BYD e dei produttori cinesi
Tesla e BYD rappresentano una concorrenza senza precedenti per Honda, Nissan e Mitsubishi. In particolare, come sappiamo, BYD ha conquistato il mercato cinese, vendendo oltre 56.000 unità del suo modello Seagull, un EV accessibile che ha superato le vendite della Tesla Model Y.
A questo si aggiunge che l’Agenzia Internazionale dell’Energia stima che entro il 2030 le vendite di EV rappresenteranno il 40% del mercato mondiale, salendo al 55% entro il 2035. Questa transizione rende urgente per i tre marchi giapponesi accelerare lo sviluppo di piattaforme elettriche e ampliare la propria gamma di modelli EV.
Un’unione che cambierebbe le regole del gioco
Se la fusione si concretizzasse, Honda, Nissan e Mitsubishi diventerebbero il terzo gruppo automobilistico mondiale, dietro a Volkswagen e Toyota, con vendite combinate di oltre 8 milioni di unità all’anno.
Unendo le forze, i tre marchi potrebbero:
- Ottimizzare lo sviluppo delle piattaforme EV, grazie alla condivisione di tecnologie e risorse.
- Ridurre i costi di produzione e R&D.
- Rafforzare la presenza nei mercati chiave, come Cina, Europa e Nord America.
Le prime collaborazioni tra le aziende si sono già viste nel 2024, con progetti congiunti per lo sviluppo di tecnologie per veicoli elettrici e intelligenti.
Una mossa approvata dai mercati
La notizia della possibile fusione ha avuto un impatto positivo sui mercati. Il titolo di Nissan ha registrato un aumento del 23,7% sulla Borsa di Tokyo, raggiungendo i 417,6 yen.
Un entusiasmo che rappresenta la fiducia degli investitori in una strategia comune che potrebbe risollevare le sorti dei tre marchi, soprattutto in Cina, dove le vendite sono crollate nel 2024.
C’è da dire che il successo della fusione non è garantito, visti grandi problemi che devono affrontare. Bassa presenza di EV sul mercato: attualmente, l’offerta di modelli elettrici in Europa e Nord America è limitata e soffre di scarsa efficienza e autonomia. Declino produttivo: Honda e Nissan hanno ridotto la capacità produttiva globale rispettivamente del 10% e del 20%. Concorrenza cinese: produttori cinesi stanno conquistando quote di mercato importanti, sia a livello locale che internazionale.