Un cliente di Hertz riceve un addebito di 277,39 dollari per il rifornimento di una Tesla Model 3 elettrica, nonostante il costo massimo di 35 dollari per la ricarica delle auto elettriche.
Talmente assurdo da sembrare una barzelletta, ma quando si tratta di Hertz negli Stati Uniti, tutto può accadere. Così dopo aver fatto arrestare dalla polizia clienti che avevano regolarmente pagato il noleggio, adesso arriva la notizia dell’addebito di un costo benzina per un’auto elettrica. Certo, che le cose tra Hertz e Tesla non stiano andando come sperato, ma qui si sfiora il surreale.
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Dopo un fine settimana trascorso a Los Angeles, al momento di restituire la Tesla Model 3 noleggiata, un cliente membro del programma fedeltà di Hertz, ha scoperto un addebito inaspettato di 277,39 dollari oltre alla tariffa originariamente concordata.
Il cliente aveva selezionato l’opzione “Skip the Pump and Save Time”, che consente di riconsegnare l’auto senza necessità di rifornirla. Ciò nonostante, è stato addebitato per il “rifornimento” di un veicolo che, essendo elettrico, non dispone di un serbatoio per la benzina. Ma non solo, perchè il livello di carica della batteria al momento della riconsegna era del 96%, identico a quello al momento del ritiro.
Dopo una serie di richieste, Hertz non ha voluto sentire ragioni, giustificando l’addebito con il contratto firmato dal cliente, nonostante le circostanze dimostrassero chiaramente un errore. Secondo le norme di Hertz, la ricarica di un veicolo elettrico dovrebbe costare al massimo 35 dollari, o 25 per i membri Gold Plus Rewards, a meno che l’auto non sia restituita con la stessa quantità di carica di quando è stata presa, circostanza che avrebbe dovuto esentare il cliente da qualsiasi costo.
La notizia è rimbalzata sui principali media americani, proprio per il rifiuto dei funzionari di Hertz di ammettere l’errore. Pare che di fronte a non meglio specificate clausole, il personale faccia spallucce e si trinceri dietro ad un “non si può”. Evidentemente però qualcosa si può sempre fare, perchè di fronte ad una tempesta mediatica qualcosa si è mosso. Alla fine l’assistenza clienti di Hertz ha contattato il cliente per scusarsi e rimborsare l’addebito errato. A quanto pare, è più efficace una pubblicità negativa di qualsiasi causa legale.
Fonte: TheDrive
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