Informazioni su come guidare con pacemaker e patologie cardiache, regole da seguire, rinnovo patente e guida di auto elettriche. Consigli per la sicurezza e la prevenzione.
E’ possibile guidare con pacemaker e patologie cardiache? Con l’avanzare dell’età, il cuore può ammalarsi e, seppur la medicina negli ultimi anni abbia fatto passi da gigante ed esistano strumenti in grado di salvare la vita, la guida dell’auto per le persone affette da guai cardiologici e portatori di impianti diventa il più delle volte una sfera soggetta inevitabilmente a restrizioni. Vediamo cosa dice la legge e come comportarsi.
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Guidare con pacemaker: ecco le regole
L’intervento per installare il pacemaker è ormai una routine per le equipe mediche: richiede solitamente poco più di 30 minuti e per il paziente 2 o 3 giorni di ricovero, visto che l’operazione viene effettuata in anestesia locale. Si tratta di un dispositivo elettronico che viene installato sotto la cute e che, essendo collegato al cuore, consente di controllare e correggere le anomalie del ritmo cardiaco. Chi ne ha bisogno soffre di bradicardia, aritmia o blocco dell’atrio ventricolare.
Rispondendo alla nostra domanda iniziale, guidare con pacemaker è possibile. La prima cosa da fare, però, è segnalare alla Motorizzazione Civile la propria condizione: occorre farlo, perchè le assicurazioni, in caso di incidente successivo, potrebbero non coprire il danno proprio in virtù della mancata comunicazione di questa condizione.
Patologie come la bradiaritmia possono infatti rivelarsi pericolose alla guida dell’auto: il rischio più importante è che comportano brevissime perdite di conoscenza, con una conseguente perdita del controllo del proprio veicolo. Il pacemaker è in grado di limitare questo pericolo, ma non lo annulla completamente e, specie nei primi giorni dopo l’intervento, occorre prestare attenzione. La legge dice che non si può guidare con pacemaker per i 7 giorni dopo l’installazione del dispositivo, tempo che diventa di 30 giorni in caso di auto aziendali utilizzate per scopi lavorativi.
Rinnovo della patente con pacemaker e patologie cardiache
In generale il rinnovo della patente per i portatori di pacemaker e chi soffre di patologie cardiache è molto più complesso rispetto a quello di un soggetto sano. L’automobilista, infatti, deve recarsi necessariamente presso una commissione medica, chiamata a valutare l’idoneità con la consulenza di un cardiologo.
Le linee guida sono tracciate secondo criteri scientifici dall’Associazione Italiana di Aritmologia e Cardiostimolazione. In presenza di gravi disturbi del ritmo cardiaco, la patente non può né essere rilasciata, né essere rinnovata. In caso la patologia venga controllata dal pacemaker o sia più lieve, il rinnovo della patente deve avvenire con l’assenso del medico autorizzato e in presenza di controlli medici regolari.
Guidare con pacemaker l’auto elettrica
Un ultimo dubbio. Dato che il pacemaker è un dispositivo elettronico è possibile guidare l’auto elettrica? La risposta è sì, visto che mentre si è al volante di una vettura a zero emissioni non c’è pericolo che le batterie interferiscano con lo strumento installato all’interno del proprio corpo.
Gli studi più recenti sottolineano che occorre solamente fare attenzione ai campi elettromagnetici creati dalle stazioni di ricarica ad alta potenza. Quindi, è consigliato stare troppo vicino alla colonnina e tenersi a qualche metro di distanza dal cavo di ricarica dell’auto mentre viene rilasciata la corrente.
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