Presso il MAC Museum Art Cars Singen è in scena la mostra Giorgetto e Fabrizio Giugiaro Masterpieces of Style con una selezione di prodotti e vetture iconiche, disegnati negli ultimi sessant’anni da due tra i più importanti designer italiani: un rapporto che ha unito padre e figlio, una bottega d’arte che si è trasformata in azienda familiare e poi in società e ha portato alla nascita di uno dei marchi più riconosciuti al mondo.
L’automobile evoca impressioni e significati che vanno ben oltre l’utilità quotidiana di un mezzo di trasporto meccanico: fin dalle origini è stata sinonimo di mobilità e velocità. Incarna quindi la tecnologia e il progresso, ma anche lo stile e la profonda originalità della cultura che l’ha fatta nascere.
Allo stesso modo, il design industriale e di prodotto applica gli stessi principi di base agli oggetti e alle architetture con cui l’uomo ha a che fare quotidianamente, ragionando sul rapporto tra forma, funzione e utilizzo, senza mai trascurare il concetto di stile e bellezza.
In mostra alcuni dei modelli più rappresentativi della carriera di Giorgetto e Fabrizio Giugiaro, come la Corvair Chevrolet Testudo del 1963, la De Tomaso Mangusta del 1966, la BMW Nazca M12 del 1991 e l’Alfa Romeo Brera del 2002, ma ampio spazio è dato anche alla produzione più recente con il marchio GFG Style, che ha visto Giorgetto e Fabrizio molto attivi nella realizzazione di concept car full-electric, Hyper SUV, come ad esempio la Kangaroo e la Desert Raid, ma anche vetture aperte come la Dora, e berline di lusso come la Sibylla.
Accanto alle auto trovano spazio oggetti di vario genere, che ben raccontano la varietà e la ricchezza della loro creatività: la macchina da cucire Logica 591 prodotta da Necchi, la poltrona Elica di Cinova, l’orologio Sony Wena 3, la credenza Phybra prodotta da Laura Meroni, la scrivania Spyder, per finire con due oggetti molto diversi tra loro che suggellano questa molteplicità di interessi e di rami e che raccontano anche il ruolo attuale di Giugiaro Architettura nel plasmare lo spazio urbano e il modo in cui lo usiamo.
Da un lato il modello del ponte per la Città di Garessio, luogo di nascita di Giorgetto Giugiaro, dall’altro le stazioni di ricarica elettrica recentemente presentate per la società A2A.
La mostra, aperta al pubblico da oggi presso il MAC Museum Art & Cars di Singen, vuole rendere omaggio a due artisti che non smettono di sfidare le convenzioni e di stupire il pubblico
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