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Germania: stop agli incentivi per le auto elettriche. E’ la fine di un mito?

Il governo tedesco cancella gli incentivi per le auto elettriche nel 2023 mettendo in crisi il mercato auto e le politiche climatiche

La decisione del governo tedesco di anticipare la fine degli incentivi per l’acquisto di auto elettriche ha generato notevole disordine nel settore automobilistico. Nei giorni scorsi il ministero dell’Economia ha reso noto che la scadenza dell’Umweltbonus, l’agevolazione annuale per i veicoli elettrici, verrà anticipata.

Questo ha causato ovviamente parecchia confusione tra i consumatori che avevano effettuato ordini e completato pagamenti e stavano attendendo la consegna dei loro veicoli, dato che le agevolazioni sono applicabili solo la consegna della vettura nuova. Il sito ufficiale del governo è piuttosto vago, ma comunque riporta che:

Per il bonus ambientale vale quanto segue: i finanziamenti già promessi non vengono influenzati dalla scadenza del finanziamento e verranno erogati. Le domande ricevute dal BAFA fino al 17 dicembre 2023 compreso verranno elaborate nell’ordine in cui sono ricevute e, a condizione che i requisiti di finanziamento siano soddisfatti, approvate.

L’eliminazione del bonus e la chiusura della piattaforma per le richieste di incentivi, per il momento, si applicano quindi all’anno corrente ma potrebbero estendersi al prossimo.

Avevano spostato altrove i fondi destinati a combattere il COVID

 

La decisione del governo tedesco è una conseguenza della nota sentenza della Corte di Karlsruhe, che ha ritenuto incostituzionale l’uso di fondi federali, originariamente destinati a combattere la pandemia di coronavirus, per un fondo per il clima.

Questo ha ritardato l’approvazione del bilancio federale, portando la Germania a gestire per la prima volta un bilancio provvisorio data la mancanza di ben 770 miliardi di euro di fondi speciali. Un rappresentante del ministero ha dichiarato che la revoca dell’Umweltbonus è una risposta diretta alla sentenza e alla necessità di ridurre il deficit di bilancio.

La decisione ha già forzato il governo a tagliare la spesa in diversi ambiti, inclusi appunto fondi per il clima. Recentemente, il Bundestag ha votato per una sospensione parziale della norma di “freno al debito”, introdotta nel 2009, che limita il deficit di bilancio. Questa sospensione, per il quarto anno di fila, è avvenuta in risposta a una situazione di emergenza, costringendo il governo a rivedere le spese, inclusi gli incentivi per le auto elettriche. Insomma, dopo aver dato lezioni agli altri Paesi, Italia inclusa, bontà loro i tedeschi si sono accorti che i conti non tornano.

Da questo punto di vista la riduzione degli incentivi dell’Umweltbonus è essenziale, ma secondo altre ipotesi, è possibile che gli incentivi vengano completamente eliminati anche nell’anno successivo.

Cosa accadrà ora?

L’eliminazione dell’Umweltbonus rappresenta un vero e proprio dietrofront per il mercato automobilistico tedesco, influenzando tanto i costruttori tedeschi quanto le case automobilistiche cinesi che puntavano fortemente sulla Germania per la vendita di auto elettriche.

Se gli incentivi verranno completamente cancellati c’è da aspettarsi che la domanda di veicoli elettrici subisca un calo, soprattutto per quelli di fascia alta. Questo potrebbe portare i consumatori a riconsiderare i veicoli a combustione interna o al limite modelli elettrici più economici. I produttori tedeschi potrebbero rispondere a questo cambiamento adeguando i prezzi o focalizzandosi su veicoli elettrici più piccoli. Potrebbe anche esserci un incremento dell’interesse verso il mercato delle auto elettriche usate, ovviamente più accessibili senza gli incentivi per i nuovi modelli.

Per quanto riguarda le aziende cinesi, la rimozione degli incentivi richiederà una rivalutazione delle loro strategie di mercato in Germania. Potrebbero dover competere più aggressivamente sui prezzi per attrarre i consumatori tedeschi, dato che il vantaggio degli incentivi non è più disponibile. L’innovazione tecnologica e la differenziazione del prodotto diventano ancor più essenziali in questo nuovo contesto.

Sono ipotesi ovviamente, ma al momento è ridicolo osservare come chi doveva dettare i tempi per il passaggio all’elettrico, si sia impantanato peggio degli altri. Il mito che gli Stati debbano farsi carico di parte dell’acquisto delle auto elettriche è messo in discussione, perchè finché si tratta di Paesi con pochi abitanti ma soprattutto di grandi esportatori di petrolio e gas, come la Norvegia, tutto fila liscio. Quando invece i soldi mancano, è un altro paio di maniche.

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