Lo scorso 4 novembre 2022, il colosso cinese Geely ha firmato un accordo con l’azienda ungherese Grand Automotive Central Europe per l’importazione e la distribuzione della Geometry C in Ungheria, Repubblica Ceca e Slovacchia, e da lì poi nel resto d’Europa.
L’importatore ha già accordi con Nissan per i suddetti paesi, e aiuterà così Geely ad entrare definitivamente in UE portando tutti i suoi marchi nativi cinesi.
Geely completa il suo percorso
In realtà, sappiamo molto bene che Geely è già presente e operativa in Europa. In circa 15 anni ha acquisito marchi storici a partire da Volvo, e passando per Lotus, Smart, Mercedes e Aston Martin. Proprio Volvo le ha permesso di avere la sua base operativa, perché Göteborg da una parte è rimasta la sede del marchio svedese, ma oggi ospita anche il Geely Design Center dove vengono disegnate le Lynk & Co e le Zeekr. Inoltre, a Gand (Belgio), nelle fabbriche di Volvo, viene prodotta la Lynk & Co 02, versione più compatta e pensata per il mercato cinese del SUV 01, prodotto invece in Cina. Entrambi nascono sulla piattaforma CMA della Volvo XC40.
Ora, però, Geely ha modo di entrare in maniera definitiva nel Vecchio Continente, portando anche i suoi marchi “nativi”, ovvero la stessa Geely Auto e derivati, arrivando così a completare il suo processo di “globalizzazione” che già dall’acquisizione di Volvo, scorporata da Ford, l’aveva resa la prima azienda automobilistica cinese di stampo multinazionale, ispirando le sue connazionali.
Le caratteristiche di Geely Geometry C
Vedremo quindi che mercato riusciranno a ritagliarsi le vetture Geely che, come spesso succede, rappresenteranno le elettriche “base di gamma” del gruppo, e quindi le più accessibili rispetto a quelle dei marchi europei sotto il suo controllo.
Geely Geometry C ha diverse carte in regola per competere in Europa, puntando sia alle europee come Volkswagen ID.3 sia a un’altra cinese competitiva, la MG 4 Electric. Si tratta di un crossover lungo meno di 4,5 metri con una linea tutto sommato elegante e piacevole, ed elementi tipici delle auto orientali come per esempio le maniglie a scomparsa o i gruppi ottici posteriori grandi e connessi al centro. Dalle foto, sembra essere disponibile anche con carrozzeria bicolore.
La vettura ha debuttato in Cina a luglio 2020, con pacchi batteria da 51,9 o 61,9 kWh che alimentano un motore elettrico da 150 kW o 204 CV, per un’autonomia fino a 550 km su ciclo cinese NEDC, che potrebbero scendere a 500 con il protocollo WLTP.
—–
Per ricevere tante notizie e consigli utili specialmente sul mondo auto e moto, sugli autovelox e su come difendersi dalle truffe, è possibile iscriversi gratis al canale Quotidiano Motori su Telegram. Vi invitiamo a seguirci anche su Google News cliccate qui sotto per l’iscrizione gratuita!