Dodge Charger 1969 Generale Lee

Dodge Charger 1969: il Generale Lee di Hazzard venduta all’asta

L'auto più desiderata degli anni '80 dagli amanti di Hazzard

Anni ’80: chi come me, non più giovanissimo, li ha vissuti a pieno, saprà benissimo chi è, o meglio, cos’è il Generale Lee: il Dodge Charger arancio dei cugini Bo e Luke Duke protagonista del leggendario telefilm “Hazzard” trasmessa per la prima volta dal 26 gennaio 1979. Un telefilm che proprio negli anni ’80 ebbe un successo planetario e che ancor oggi è ri-trasmesso da centinata di emittenti in tutto il mondo. Dal 18 febbraio 2019 infatti la serie è rientrata nuovamente nei palinsesti del gruppo Mediaset e viene trasmessa su Rete 4.

Hazzard: la trama del telefilm

“Hazzard” è ambientato in Georgia, Stati Uniti, nell’immaginaria contea. Qui si susseguono le rocambolesche avventure della famiglia Duke, composta dai giovani cugini Bo, Luke e Daisy e dal loro anziano zio Jesse. Nonostante i sani principi su cui si basa la famiglia Duke, anche loro, come nella migliore tradizione di molte famiglie del profondo sud, non hanno mai rinunciato alla distillazione clandestina di whiskey. Questa debolezza, in passato, è stata la causa, per loro, di problemi con la giustizia ed è per questo motivo che nella serie TV, Bo e Luke si trovano in libertà condizionata.

Bo, Luke e Daisy Duke Hazzard

Tre anni prima di quando hanno inizio le vicende narrate dalla serie, infatti, viene specificato che mentre stavano trasportando del whiskey prodotto dallo zio Jesse, i due ragazzi vennero catturati dalla polizia federale e, in cambio della loro libertà, lo zio promise alle autorità che non avrebbe più distillato alcool. La condizione di libertà limitata impone a Bo e Luke di non oltrepassare i confini della contea, senza prima chiedere il permesso al commissario Boss Hogg, e al tempo stesso di non far uso di armi da fuoco.

Dodge Charger 1969 Generale Lee

Per guadagnarsi da vivere, oltre ad aiutare lo zio nella fattoria, i due cugini svolgono lavoretti per vecchi amici di famiglia e spesso prendono parte a gare automobilistiche. La cugina Daisy, invece, lavora presso il Boars Nest, un locale dove gli abitanti di Hazzard solitamente si ritrovano per ballare, ascoltare musica country e bere birra.

Dodge Charger 1969 Generale Lee

Le quotidiane vicissitudini della famiglia Duke sono sempre contrapposte a quelle del capo della contea Jefferson Davis Hogg, detto Boss Hogg. Quest’ultimo è costantemente alle prese con loschi affari che cerca di portare a termine sfruttando la collaborazione, più o meno volontaria, dello sceriggo (e cognato) Rosco P. Coltrane e dei vice sceriffi Enos Strate e Cletus Hogg, nipote di Boss.

Dodge Charger 1969 Generale Lee

Uno dei principali desideri di Boss Hogg è quello di veder marcire in galera Bo e Luke, che spesso e volentieri riescono a ostacolarlo impedendogli di portare a termine i suoi innumerevoli e disonesti traffici. I cugini Duke sono coadiuvati nelle loro imprese dall’amico meccanico Cooter. Protagonista del telefilm, la Dodge Charger del 1969 chiamata Generale Lee, marchiata con “01” sulle fiancate e con la bandiera sudista sul tetto, mediante la quale i cugini Duke si prodigano in fughe e inseguimenti mozzafiato.

Dodge Charger 1969 (Generale Lee): venduta all’asta

Dodge Charger 1969 Generale Lee

Il Generale Lee originale è infatti quello del 1969. Pare che per realizzare le innumerevoli puntate ne siano state utilizzate oltre trecento di Dodge Charger andate distrutte durante le scorribande che comprendevano quasi sempre salti mozzafiato. Quella venduta all’asta è l’esemplare numero #20 realizzata per la serie TV dal valore stimato tra i 50.000 e 70.000 bigliettoni, ma che alcuni collezionisti sono arrivati a pagare anche oltre i 250.000 dollari.

Dodge Charger 1969 Generale Lee

Niente a confronto degli 11 milioni di euro che Cristiano Ronaldo verserà per una Bugatti La Voiture Noire, ma volette mettere il fascino di entrare dal finestrino della Dodge Charger dei cugini Duke?

Dodge Charger 1969 Generale Lee

 

SEGUICI SU:
Facebook /// Twitter /// Instagram /// Telegram /// Flipboard

Lascia un commento