Secondo quanto riportato dall’agenzia di stampa taiwanese Central News Agency, Foxconn, il gigante manifatturiero taiwanese, sarebbe in trattative con Renault per acquisire una quota in Nissan Motor, il partner storico dell’alleanza franco-giapponese.
La trattativa è condotta da Jun Seki, ex dirigente Nissan e attuale responsabile della divisione veicoli elettrici di Foxconn. Seki si trova in Francia per incontrare i vertici di Renault e discutere i dettagli di un possibile accordo, secondo una fonte vicina alla vicenda citata da Reuters.
L’interesse strategico di Foxconn
Foxconn, nota per la produzione di elettronica di consumo come gli iPhone di Apple, ha intrapreso negli ultimi anni una significativa espansione nel settore delle auto elettriche. L’eventuale acquisizione di una quota in Nissan rappresenterebbe una mossa interessante per rafforzare la sua presenza in questo mercato in rapida crescita.
La trattativa di Foxconn arriva in un momento in cui Nissan sta affrontando sfide finanziarie e strategiche, avendo annunciato di recente un piano di tagli da 2,6 miliardi di dollari per far fronte a difficoltà economiche.
Renault, Nissan: cosa accadrà?
Renault, principale azionista di Nissan, potrebbe valutare la vendita di parte della propria quota come parte di una più ampia strategia di riorganizzazione. La collaborazione tra le due case automobilistiche è stata spesso al centro di speculazioni, con divergenze gestionali e piani di rilancio alternati negli ultimi anni.
Va detto che parallelamente, Nissan sta esplorando una possibile cooperazione più profonda con Honda, con discussioni che includono persino un’eventuale fusione.
Sia Foxconn che Renault non hanno rilasciato dichiarazioni ufficiali sul possibile accordo. Nissan, da parte sua, ha scelto di non commentare le speculazioni.
L’accordo potrebbe segnare una svolta per Nissan e l’intera alleanza Renault-Nissan-Mitsubishi, con implicazioni importanti per il mercato globale degli EV. L’attenzione ora si concentra sugli sviluppi delle trattative e su come questo potenziale accordo potrebbe ridefinire i rapporti di forza nell’industria automobilistica.