Cybersecurity Privacy

Ford, Toyota, Hyundai e FCA sotto indagine in Taxas per vendita dati sensibili

Ford, Toyota, Hyundai e FCA indagate in Texas per presunta vendita dati degli automobilisti. Il caso segue una causa analoga contro GM per pratiche simili.

La raccolta e l’utilizzo dei dati dei conducenti da parte delle case automobilistiche sono al centro di un’inchiesta avviata dal procuratore generale del Texas, Ken Paxton. Dopo aver già denunciato General Motors lo scorso anno per la vendita non autorizzata di dati privati di 1,8 milioni di conducenti, Paxton ha ora puntato l’attenzione su quattro colossi del settore: Ford, Hyundai, Toyota e FCA (Stellantis).

Le autorità texane chiedono alle case automobilistiche di spiegare in dettaglio come raccolgono, utilizzano e condividono i dati provenienti dai veicoli connessi, a fornire un elenco dei terzi con cui queste informazioni sono state condivise ed il numero totale di clienti e veicoli coinvolti.

Il caso Toyota e il ruolo dei dati telematici

Toyota, tra le aziende coinvolte, sembra essere particolarmente sotto pressione. Le autorità del Texas stanno indagando su un’affiliata della casa giapponese, la Connected Analytic Services LLC (CAS), che utilizza dati telematici raccolti dalle Toyota. Questi dati, secondo quanto riportato, vengono sfruttati per ottimizzare i premi assicurativi e migliorare i servizi offerti ai clienti.

CAS, che fa capo alla Toyota Insurance Management Solutions USA, ha ammesso di usare le informazioni provenienti dai moduli di comunicazione dati integrati nei veicoli per “raffinare le opzioni di prezzo delle assicurazioni”. Questo utilizzo, seppur dichiarato, sta ora attirando l’attenzione del procuratore generale, che vuole verificare se le pratiche siano conformi alle normative sulla privacy.

Le risposte delle case automobilistiche ed i precedenti

Tra le quattro aziende indagate, solo Ford ha rilasciato una dichiarazione ufficiale. La casa di Detroit ha dichiarato di aver cessato la condivisione dei dati con le assicurazioni nel 2024 e di non venderli ai broker di dati. Ford ha anche sottolineato il proprio impegno verso la trasparenza e il rispetto delle normative sulla privacy. Toyota, Hyundai e FCA, invece, non hanno ancora commentato pubblicamente l’indagine.

L’inchiesta del Texas non si limita alle case automobilistiche. All’inizio del mese, le autorità hanno avviato una causa contro l’assicurazione Allstate e la sua affiliata Arity, accusandole di utilizzare software segreti per tracciare il comportamento dei conducenti tramite app di terze parti. Questo monitoraggio, secondo le accuse, influenzava i premi assicurativi in modo poco trasparente.

Un tema che si estende a tutto il settore automotive

Con l’indagine avviata in Texas finalmente si alza l’attenzione nei confronti delle pratiche di raccolta e gestione dei dati nel settore automobilistico.

Con l’aumento dei veicoli connessi, la questione della privacy dei conducenti si sta trasformando in una priorità. Le indagini in corso potrebbero portare a cambiamenti, anche legislativi, nel modo in cui i dati vengono gestiti, stabilendo precedenti per l’intero settore.

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