Ford ha chiesto ai concessionari americani di sospendere gli investimenti nei veicoli elettrici citando la necessità di rivedere i piani a causa della crescita lenta delle vendite.
Ford ha recentemente chiesto ai suoi concessionari americani di sospendere temporaneamente gli investimenti legati alla vendita di veicoli elettrici (EV) fino al completamento di una revisione prevista per giugno. L’annuncio, che arriva dopo dichiarazioni che hanno sapore di un dietrofront sull’elettrico, sottolinea la necessità di un’analisi dettagliata delle attuali e future esigenze del mercato delle auto elettriche.
Il costruttore automobilistico americano aveva fissato al 30 giugno la scadenza per i concessionari per investire in stazioni di ricarica di livello 2, un requisito fondamentale per ottenere la certificazione “Model e” necessaria alla vendita di EV. Tuttavia, a novembre Ford ha modificato questi requisiti e continua a rivedere i suoi piani per i veicoli elettrici, in risposta a una crescita delle vendite più lenta del previsto. Una lentezza è attribuita a preoccupazioni riguardo la convenienza economica, l’accesso alla ricarica e altri fattori disincentivanti.
Questa decisione fa seguito al “Dealer Engagement Tour” di Ford, durante il quale i dirigenti hanno incontrato oltre 1.000 concessionari in 11 meeting in tutto il Paese. In risposta alle condizioni del mercato, al feedback dei concessionari e ai ritardi nelle catene di approvvigionamento e nelle infrastrutture, l’azienda ha ridotto i requisiti per i caricabatterie di livello 2 da cinque a due per la certificazione entro la fine del prossimo mese. Per la certificazione “elite”, lo standard è sceso a tre stazioni di ricarica invece di cinque, e il requisito di un caricatore rapido di livello 3 per il 2026 è stato eliminato. Inoltre, Ford ha diminuito i requisiti di formazione per i dipendenti.
Ford ha anche posticipato 12 miliardi di dollari di spese legate agli EV a causa della crescita rallentata delle vendite. La divisione “Model e” prevede perdite fino a 5,5 miliardi di dollari nel 2024.
Possibile che le cose stiano andando così male? L’avanzamento dell’elettrico negli USA è sempre stata una cosa complicata, e c’era d’aspettarselo. Da una parte la presenza massiccia di Tesla che fa la parte del leone, dall’altra la questione delle distanze, che aumenta esponenzialmente l’ansia da ricarica.
E’ sotto gli occhi di tutti che crescita delle vendite di auto elettriche è stata più lenta del previsto in tutto il mondo ed in particolare negli USA. Nonostante l’interesse crescente, vari fattori frenano l’espansione del mercato. I costi iniziali elevati dei veicoli elettrici rappresentano una barriera per molti consumatori. Inoltre, la mancanza di infrastrutture di ricarica adeguate crea incertezze, rendendo meno pratico l’uso quotidiano.
Di certo installare colonnine nei concessionari non cambia la questione di una virgola. Tant’è, che la stessa Ford ha dovuto a malincuore “accettare” la compatibilità con i Supercharger di Tesla, che con questa mossa è sia concorrente numero 1, sia fornitore di elettricità per i clienti Ford. Una posizione assolutamente scomoda per la casa di Detroit.
Da un altro punto di vista, Ford dimostra flessibilità e volontà di adattarsi alle condizioni di mercato. La decisione di rivedere i requisiti e ridurre alcune delle richieste iniziali fatte ai concessionari americani, riflette un tentativo di alleviare il peso sugli investimenti della rete di vendita. La casa dell’ovale blu sta cercando di trovare un equilibrio tra il progresso tecnologico e le realtà economiche attuali, sia per i concessionari sia per i consumatori.
E’ però vero che la transizione verso l’elettrico è tutto fuorché indolore, e qualcuno rischia di scottarsi seriamente.
Fonte: DetroitNews
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