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Finte multe a Milano: come riconoscerle e difendesi dalla truffa

Il Comune di Milano avvisa di una truffa con falsi foglietti di multe sui parabrezza delle auto. Scopri come evitare di essere ingannati

Arrivano le finte multe a Milano, ed ovviamente è una truffa, anche se questa volta i tagliandi sembrano essere realizzati con cura. E’ però il comune stesso, sulla pagina Facebook istituzionale, a mettere in guardia i cittadini.

Sui parabrezza delle auto parcheggiate in città sono comparsi dei tagliandi di multe che sembrano autentici, con il logo del Comune e un numero di serie della sanzione, ma che in realtà sono falsi. Anche perchè, osservando bene, scopriamo che siamo un po’ in anticipo sulla data della multa: 29/11/2024. Ma anche l’importo, con quella cifra tonda di 25 euro, e lo sconto del 50% che la porta a soli 12,50 euro è davvero sospetto.

Forse la cifra bassa trae in inganno, e qualcuno può pensare che la multa è talmente bassa da chiudere la questione immediatamente. Ecco allora che questi foglietti invitano a scansionare un QR code e a inserire dati personali su un sito, cosa da non fare assolutamente.

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Image: Quotidiano Motori

Come difendersi?

Diciamo subito che a Milano le multe non vengono più lasciate sui parabrezza, ma vengono gestite elettronicamente anche per evitare truffe. Per ricevere notifiche di infrazioni, è sufficiente iscriversi al Fascicolo del cittadino, tramite SPID o CIE, e registrare la propria targa.

Già che ci siamo, va detto che registrando la targa sul fascicolo del cittadino, si evitano le eventuali spese di notifica se, entro 5 giorni dalla data di avviso di infrazione l’importo verrà saldato. Possono registrare la targa nella app tutti i proprietari di veicoli con targhe italiane intestate sia a persone giuridiche che a persone terze rispetto al richiedente. Sono escluse le targhe estere. Attualmente le multe trasmesse e pagabili via app e nel Fascicolo del cittadino web riguardano: divieto di sosta, divieto di accesso a corsie preferenziali e ZTL, eccesso di velocità entro i 10 km/h. Sono escluse le sanzioni che prevedono la decurtazione dei punti della patente.

Quindi, tornando alla truffa, è sconsigliabile aprire il QR code, e comunque in caso di dubbi è sempre meglio contattare la Polizia Locale di Milano, o dei comuni nei quali viene trovato il tagliando sul parabrezza.

Cosa succede se inquadro il QR Code?

Abbiamo provato a vedere cosa succede. La prima cosa che notiamo è l’indirizzo “accorciato” del sito su cui finiremo, che non promette nulla di buono: il comune non ha nessun bisogno di accorciare l’indirizzo del sito.

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Image: Quotidiano Motori

Aprendo il sito, si arriva ad un sito che nelle intenzioni degli autori dovrebbe imitare quello della Polizia di Stato. Ma perchè la Polizia di Stato se la multa è stata emessa dalla Polizia Locale di Milano? Oltretutto subito sotto si legge “payter.online”, che dovrebbe essere un sito di pagamenti. Ma se provare ad accedere, otterrete un bel messaggio in cirillico in lingua ucraina.

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Image: Quotidiano Motori

Ma andiamo avanti, perchè in fondo alla pagina la situazione diventa surreale:

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“Nome numero 112”: ma la polizia non ha il 113? “Chiama il politico allo 02800”: chi risponderà? Infine il “Contatto polizia”, per chi non sapesse che è appunto il 113. Insomma, basterebbe questo per far ridere chiunque.

Ma visto che, purtroppo, c’è anche chi non è avvezzo alla tecnologia, diciamo che proseguendo vengono chiesti dati personali come numero di telefono e l’email, ed inserire il numero della propria carta di credito. NON FATELO!

Ripetiamo quindi, che a Milano le multe non vengonomulte non vengono più lasciate sui parabrezza, ma vengono gestite elettronicamente. State attenti e non fatevi fregare!

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